Il difensore centrale biancoazzurro, confermato capitano, si appresta ad affrontare la sua terza stagione sulla sponda meridionale del Lago di Garda.
Federico Sorbo è pronto ad entrare nella storia come il primo capitano della nuova Desenzano Calvina.
Difensore di grande esperienza e dall’ottima struttura fisica (189 centimetri per 83 chilogrammi di peso forma), nasce a Pietrasanta (Lucca) il 29 Luglio 1991.
Dopo i primi calci nella Don Bosco Mazzola, la scuola calcio della sua cittadina, Federico Sorbo cresce calcisticamente nel settore giovanile del Camaiore Calcio dove compie tutta la trafila giovanile per esordire poi in prima squadra in serie D nella stagione 2010/2011, totalizzando subito 33 presenze. Il salto tra i professionisti è immediato, perché in estate viene ceduto all’Esperia Viareggio in serie C1, dove resta per una stagione e mezza, giocando complessivamente 19 partite e realizzando 2 reti.
A gennaio 2013 passa al Carpi (serie C1) e successivamante si trasferisce al Pavia, con cui totalizza 32 presenze (e 1 gol) in un campionato e mezzo di serie C. Nel corso del mercato invernale della stagione 2014/2015 si sposta al Prato dove gioca 15 partite prima di un nuovo trasferimento alla Paganese, con cui in metà stagione scende in campo 9 volte.
A Gennaio 2016 si trasferisce al Pontedera (11 presenze) e la successiva estate viene acquistato dal Lumezzane, diventando subito uno dei punti fermi della squadra valgobbina, viene infatti impiegato 37 volte in campionato, realizzando anche un gol.
Federico Sorbo poi sottoscrive due stagioni al Trento, ma a metà della stagione 2018/2019 torna in territorio bresciano con la maglia della Calvina in serie D dove ottiene la salvezza al primo anno e la stagione successiva con i galloni di capitano, conquista un esaltante secondo posto.
Come nasce Federico Sorbo difensore centrale?
“Originariamente ero impiegato come trequartista, poi al Camaiore l’allenatore Stefano Ciucci (ex portiere di Varese, Lecce, Foggia, Messina, Ternana, Reggiana, Pisa ndr) ha capito che quel ruolo non era fatto per me e mi ha spostato al centro della difesa”
E da quel momento ha cominciato a togliersi qualche soddisfazione
“Si perchè da titolare nel Camaiore, dal campionato di Eccellenza sono passato alla Serie D dove ho fatto un ottimo sesto posto. Da lì poi ho sempre giocato in serie C: Viareggio, Carpi, Pavia, Prato, Paganese, Pontedera e Lumezzane”
Poi dopo Lumezzane?
Quello è stato l’ultimo anno di Serie C. Purtroppo quella è stata l’unica stagione in cui ho subito l’onta di una retrocessione. Sono stato a Trento due mezze stagioni (24 presenze due gol – ndr) per poi a Dicembre 2018 passare al Calvina e non mi sono più mosso
L’anno che lei ricorda con maggior soddisfazione?
“A parte la stagione scorsa che con una rimonta incredibile siamo stati fermati da Covid a un passo dal record della Serie D di vittorie consecutive, ricordo con molto piacere la stagione al Carpi. Ero giovane ma ho provato l’emozione di una promozione in serie B“
Dopo la prima mezza stagione al Calvina ed ottenuta la salvezza, le è stato insignito il fregio di capitano. Cosa prova un giocatore al quale viene consegnata la fascia?
“E’ stata la prima volta da capitano fisso di una squadra. A Pavia l’avevo indossata un paio di volte ma solo come “riserva”. Comunque l’emozione è grande, basti pensare che: sono arrivato in una squadra ultima in classifica, ci siamo salvati, poi abbiamo fatto una stagione da incorniciare. Essere riconfermato e con i galloni di capitano per me è motivo di orgoglio. Poi a dare più valore alla cosa, sono stato capitano prima che il progetto del Presidente Marai e dei direttori Olli e Tosoni avesse il suo inizio“
Quindi è come se si sentisse maglia cucita addosso?
Sì
Dove pensa possa arrivare il Desenzano Calvina con questa nuova ventata di entusiasmo?
“Il fatto che l’ossatura della squadra della scorsa stagione sia stata confermata, ci dà quel pizzico di vantaggio rispetto alle altre, ma poi abbiamo tante altre carte da giocare. Inoltre la società sta facendo bene sul mercato”
Quando le si sono chiuse le porte della Serie C, lei è sceso in categoria inferiore senza farne un dramma. Un aspetto del suo carattere?
“Credo che quando la vita ti offre delle opportunità occorre coglierle al volo. Certo che tra i “pro” mi sarebbe piaciuto restarci ancora un po’, ma la vita è questa e quindi con questo spirito continuo comunque a togliermi delle belle soddisfazioni”
Qualcuno da ringraziare per la sua carriera?
“L’allenatore Stefano Ciucci, se non fosse stato lui a inventarmi difensore centrale e a farmi capire che fare il calciatore comporta ad una vita di sacrifici, probabilmente oggi sarei impegnato a fare altro”
Nel suo ruolo di difensore, ricorda qualche suo avversario che le ha creato qualche difficoltà?
“A Viareggio ho giocato in squadra con Simone Zaza, durante le partitelle contrastarlo era sempre un problema. Da avversario vero invece ricordo Luigi Castaldo dell’Avellino, un giocatore davvero forte”
Fuori dal calcio, com’è Federico Sorbo?
“Sono molto legato alla mia compagna Julay e insieme guardiamo anche oltre al calcio. L’anno scorso abbiamo aperto un’attività a Pietrasanta, dove ci occupiamo di turisco recittivo: residence e bed and breakfast.
Abbiamo anche una bambina, di 3 anni si chiama Isabel“
Sbaglio o sento nelle sue parole un forte legame con la sua compagna?
“E’ grazie a lei è che sono diventato l’uomo che sono adesso. L’ho conosciuta a Pavia sei anni fa e da allora siamo inseparabili”
Vivrete a Desenzano?
“Nel periodo estivo restiamo a Pietrasanta per l’attività di cui parlavo prima, poi con l’inizio del campionato e delle scuole ci trasferiamo a Desenzano. Mia figlia Isabel ha tutti i suoi amici lì, è bresciana perchè è nata quando giocavo a Lumezzane. Diciamo che non sono mai stato per così tanto tempo in un posto e quindi credo che il Lago di Garda stia diventando la mia seconda casa”
Nel tempo libero ha un hobby in particolare?
“Mi piace tanto giocare a paddle, appena ne ho la possibilità mi ci dedico“
C’è un giocatore con il quale le sarebbe piaciuto avere accanto almeno una volta in una linea difensiva?
“Se posso dare sfogo alla fantasia mi piacerebbe aver potuto giocare con Walter Samuel“
Quale ricordo calcistico vorrebbe non fosse mai esistito?
“La partita di Teramo quando giocavo a Lumezzane e siamo retrocessi. Se si potesse lo vorrei cancellare dalla storia“.