Al via le iscrizioni per il settore giovanile Desenzano Calvina

Da lunedì 3 agosto presso lo Stadio “Ghizzi – Tre Stelle” di Desenzano
nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16:30 alle 19:30

Da lunedì 3 agosto, si apre ufficialmente la possibilità di effettuare l’iscrizione al Settore Giovanile del Calcio Desenzano Calvina.

Tutti gli atleti e le famiglie interessate a prendere parte alla nuova stagione in maglia biancoazzurra, potranno recarsi presso lo Stadio “Francesco Ghizzi -Tre Stelle” di Via Giotto a Desenzano fino al 21 agosto.
Si ricorda che al momento dell’iscrizione dovranno essere presenti l’atleta e un genitore.

La segreteria sarà aperta dal 3 agosto pv nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16:30 alle ore 19:30.
La segreteria del Settore Giovanile del Desenzano Calvina chiuderà i battenti dal 7 al 16 agosto per le vacanze estive, poi dal 17 al 21 agosto riaprirà nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 16:30 alle ore 19:30.
Dal 24 agosto invece, la segreteria sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì sempre dalle 16:30 alle 19:30.
Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato per sabato 19 settembre 2020.

Per informazioni inviare mail a settoregiovanile@calciodesenzano.it,
oppure contattare:
Matteo Alberti al numero 338 756 4979
Claudio Monese al numero 339 769 6280
Sandra Tittoni al numero 349 161 0730

Calcio Desenzano Calvina indosserà Kappa®

Il brand torinese vestirà anche tutte le squadre del settore giovanile e della scuola calcio sia da gara che da rappresentanza.

Lorimer Sport e Calcio Desenzano Calvina annunciano la stipula di un accordo che consentirà alla Kappa® di vestire la prima squadra, tutto il settore giovanile e il calcio femminile.

Una volta raggiunto l’accordo, lo staff organizzativo del Desenzano Calvina composto dal DG Stefano Tosoni e dal responsabile del settore giovanile Claudio Monese, si è messo subito al lavoro con Nicola Lorini, co-titolare della Lorimer Sport di via Fiorentini a Brescia, per definire quali saranno  le divise da gara e da rappresentanza per tutte le squadre nella società.
Infatti, la partnership prevede l’abbinamento dell’immagine del Desenzano Calvina con il marchio Kappa® i cui prodotti saranno indossati da tutte le squadre in campo e nel loro tempo libero.
I dettagli dell’accordo, insieme alla presentazione del nuovo completo da gioco 2020/21, verranno illustrati nel corso di una presentazione ufficiale che si terrà in prossimità dell’inizio della nuova stagione agonistica.
Kappa®, unitamente ai brand Robe di Kappa®, K-Way® e Sebago® è di proprietà di BasicNet SpA, società che detiene anche Jesus® Jeans, Superga®, Sabelt® e Briko®, marchi leader nel settore dell’abbigliamento, calzature e accessori. Oltre ad aver allestito una squadra con ambizioni e altamente competitiva per il campionato di Serie D, il presidente Roberto Marai si è orientato anche per un attento look dei suoi giocatori e di tutto lo staff.

Buon compleanno a Federico Sorbo

Il giocatore del Desenzano Calvina oggi compie 29 anni

Il capitano del nuovo Desenzano Calvina Federico Sorbo, compie oggi 29 anni. Il difensore centrale biancoazzurro è infatti nato a Pietrasanta il 29 Luglio 1991.
A Federico vanno i migliori auguri di buon compleanno da parte di tutto lo staff del Desenzano Calvina, al quale si uniscono dirigenti e tifosi.

Spadafora: ” Da Settembre i tifosi potranno tornare allo stadio”

Il Ministro dello Sport lo ha annunciato ieri al GR1 precisando: “Sarà così nel rispetto delle necessarie precauzioni”

ROMA 25.07.2020 – Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora conferma nella sua ultima intervista rilasciata ieri al GR1 Rai, il possibile ritorno dei tifosi negli stadi italiani a partire dalla prossima stagione: “Se la curva epidemiologica ce lo consentirà, a settembre si potrà tornare a vedere il pubblico negli stadi. Ovviamente non riempiendo lo stadio come si faceva prima ma anche rispettando tutta una serie di misure

Po il Ministro per le politiche giovanili e dello sport nel secondo Governo Conte spiega anche che allo stato attuale non ci sono margini per rivedere il pubblico in questa fase finale del campionato di Serie A che si concluderà dunque a porte chiuse.

Per il Ministro Spadafora la riapertura ai tifosi avverrà gradualmente non riempiendo lo stadio da subito come si faceva prima, ma anche rispettando tutta una serie di misure che sono allo studio in queste ore.

Alessandro Cazzamalli, 41 anni e non sentirli

Con lo spirito di un ragazzino il centrocampista cremasco confermato nel nuovo Desenzano Calvina: “Ho ancora voglia di vincere”

Correre e lottare è il suo stile, con la maglia del Desenzano Calvina Alessandro Cazzamalli giocherà ancora una stagione, la pensione può aspettare.
Quella di Alessandro Cazzamalli è una carriera ricca di maglie e di soddisfazioni nel limbo tra la serie C e la serie D.
Siamo ancora nel ventesimo secolo quando Cazzamalli veste la sua prima maglia da calciatore e lo fa subito nei professionisti a con la maglia della squadra della sua città in occasione di Triestina – Pergocrema.
Un anno in Eccellenza per farsi le ossa con il Caravaggio, poi Cazzamalli inizia una carriera inarrestabile ed invidiabile: dal 1999 al 2001 alla Calcense poi si specializza in promozioni. Veste infatti le maglie del Pergocrema e sale dall’Eccellenza alla Serie D, stessa cosa nel biennio successivo con la maglia del Salò. Poi un anno di serie D con il Palazzolo e due in serie C2 con il Carpenedolo. E siamo solo all’inizio. A 28 anni infatti arriva la chiamata dalla Spal dove per due stagioni gioca in serie C1 (45 presenze e 3 gol) per poi tornare in C2 per tre campionati con le maglie di San Marino, Rodengo e Savona. Quest’ultima a Gennaio del 2012 lo dirotta ancora al Pergocrema per una nuova serie C1 all’età di 33 anni.
Dal 2012 al 2014 si accasa alla Pro Piacenza in D, poi Castiglione e due stagioni sull’altro campanile di Piacenza dove ottiene al primo anno la promozione dalla serie D alla serie C grazie anche ai suoi 8 gol in 32 partite. Cazzamalli torna quindi tra i pro all’età di 37 anni, ma con ancora tanto da dire, lo testimoniano le sue 33 presenze e 2 gol. Ancora due campionati importanti in serie D con Rezzato e Pergolettese prima di approdare nella stagione 2019/2020 alla Calvina.

Signor Cazzamalli, quest’anno compie 41 anni ed è ancora pedina fondamentale del centrocampo, ha scoperto l’elisir di lunga vita?
(Cazzamalli ride e poi ci scherza su – ndr)
“Si l’ho trovato ma non voglio svelare il segreto o magari sarà per il fatto che ogni tanto una bella birretta fresca non me la nego”

In un rapporto con i ragazzi giovani, quelli delle cosidette quote, lei come si considera? Si sente più un padre o un fratello maggiore?
“Quest’anno giocheremo con un 2002 sempre in campo, è una bella differenza di età effettivamente, però devo anche dire che ho aspettato un po’ prima di mettere su famiglia, quindi con la testa mi sento ancora più vicino a loro. E’ già capitato che al raduno un compagno di squadra giovane avesse provato a darmi del lei, l’ho subito messo in riga”

Le capita sempre più spesso di essere guidato dalla panchina da allenatori più giovani. Cosa cambia in questo caso in un approccio con un trainer?
Ti senti più tranquillo e affronti la stagione con un metodo diverso. Capita spesso che con loro mi confronti spesso per esperienza acquisita”

Anche Mister Florindo è più giovane di lei, come è andata nel rapporto con lui durante lo scorso campionato?
“L’approccio rispetto alla norma è stato diverso. Con lui mi sono confrontato molto e ci siamo dati una mano a vicenda. E’ una cosa particolare che sto vivendo bene”

Forse potrebbe essere un peso più per l’allenatore, non trova?
Probabile. Oltre al rispetto, devo dire che tutti gli allenatori che ho avuto, mi hanno trattato esattamente come gli altri compagni”

Che consigli porta ai ragazzi?
“Bene o male i consigli da portare ai più giovani di anno in anno sono sempre gli stessi. Quello che riscontro maggiormente è che per la legge dell’obbligatorietà di far scendere in campo un certo numero di giocatori con gli anni già stabiliti, da una parte è un bene, dall’altra rischiano di diventare vecchi troppo presto e spesso il calcio non ti aspetta. Il consiglio che posso dare è quello di fruttare al massimo tutte le occasioni, di portare tanta pazienza e di non esaltarsi troppo per le piccole cose”

Ci sono giocatori giovani che per via delle quote annoverano 30-35 presenze in stagione e credono di essere già arrivati. Cosa che non è così. Che monito vuole dare a questi ragazzi?
Di fare sempre un’attenta valutazione su se stessi prima che sulle statistiche. Salvaguardarsi continuando a lavorare e rimanere umili è il mix migliore.”

Molti alla sua età sono allenatori da un pezzo. Non ha mai pensato ad un dopo calcio?
“Si ci penso spesso, ormai ad ogni fine stagione. Però dopo, mi esamino, mi sento ancora bene e quindi sposto lo striscione del traguardo di anno in anno sempre più avanti. Credo che mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, ho già conseguito il patentino per poter allenare fino alla serie D, però sono cose che non si possono programmare”

Nella sua lunga carriera ha visto il calcio cambiare di anno in anno. Oggi rispetto ai primi anni di carriera, pensa che sia solo calcolo e studio o c’è ancora una forma di spontaneità nel giocarci?
“Una differenza abissale. Io sono arrivato al calcio attraverso l’oratorio quando era tutto gratuito. A quei tempi ti venivano a suonare il campanello di casa per chiederti se per favore potevi andare a giocare in una squadra. Oggi è un business, sin dai primi calci ad un pallone devi pagare, questo da diritto anche ad alcuni genitori di creare alcuni disequilibri.

Oggi ci sono troppi adulti che vedono nel proprio figlio un futuro campione. Pensa che sia un male per i ragazzi?
Penso che da quel punto di vista il calcio sia peggiorato tantissimo, la colpa è degli adulti, sono genitore anche io e mi faccio un monito.”

Anche lei è genitore. Pensa di indirizzare i figli verso un’attività sportiva?
“Credo di si ma se a livello competitivo o no è ancora troppo presto per dirlo. Linda ha sei anni tra poco e Stella ne ha compiuti due sabato scorso. Eppoi sono due femmine, forse con il calcio non ci proveranno

E’ sposato?
“Convivo insieme alla mia compagna Francesca a Crema, lì ci sono le mie radici”

Quale episodio di questa lunga carriera resterà indelebile nella sua memoria?
Ne ho vissuti tanti negativi e tanti positivi, sintetizzare tutto in un solo momento faccio un po’ fatica. Però quella mia prima partita a Trieste in uno stadio così importante, anche se solo per un quarto d’ora, penso sia stata una tappa importante. Mi ritornano in mente le difficoltà dei primi anni per poi iniziare una risalita fino ad arrivare in C1 andando tanto vicino ad una serie B

Tanti gol in carriera, ne ricorda uno in particolare?
“Un gol stupendo fatto a Verona con la maglia della Spal. Martucci mi servì palla e io senza pensarci due volte sparai una bordata che si infilò nel sette alla sinistra di Rafael. I giornalisti lo definirono uno splendido Eurogol”

Lei ne ha proprio tante da raccontare. E un episodio curioso?
“Quando giocavo con la Pro Piacenza, avevo preso un colpo vicino l’occhio, niente di grave, ma in prossimità della partita il medico mi ha obbligato ad usare degli occhialini protettivi. Impreparato per l’esigenza, al momento dell’appello non ho potuto fare altro che presentarmi dall’arbitro con degli occhialini imbarazzanti, sembravo uscito da una piscina. Credo che Stefano Franchi, anche all’epoca mio compagno di squadra, se lo ricordi ancora, mi ha preso in giro per tanto tempo”

Dove potrà arrivare questo Desenzano Calvina?
“Come società è destinata a fare bene, non so dire quando e come, ma vedo che sta mettendo delle basi importanti con continuità, mi sembra abbia le carte in regola per ripercorrere il cammino della Feralpi Salò. Ci sono elementi giusti, un presidente all’altezza e hanno bene in mente quale sia l’obiettivo”

C’è qualche rimpianto in tutti questi anni di calcio?
Rimpianti e opportunità sfumate fanno parte del calcio a livello quasi quotidiano. Per molto tempo ho rimpianto non aver avuto un livello di preparazione agonistica elevato durante il mio periodo delle giovanili. Poi il passaggio sfumato al Lumezzane, era praticamente già fatto, ma fu l’anno del famoso spareggio playoff contro il Cesena che coincise con l’abbandono di quella dirigenza

Con chi le sarebbe piaciuto avere avuto come compagno di squadra almeno una volta?
“Penso che aver avuto la possibilità di giocare con Diego Armando Maradona, sia stato nel tempo un sogno per molti, una persona nata per giocare a calcio. Avrei voluto far parte di quel Napoli solo per poterlo conoscere meglio sia come giocatore che come personaggio”.