Ultimo test pre campionato per il Desenzano Calvina

Si gioca domenica 20 alle ore 15 al “Tre Stelle” contro l’Arzignano. Gara a porte chiuse per il DPCM del 7 Settembre scorso

Ultimo test pre campionato per il Desenzano Calvina che domenica 20 Settembre affronterà l’Arzignano. Un’amichevole che si giocherà a porte chiuse presso allo Stadio “Tre Stelle – Francesco Ghizzi” di Desenzano del Garda.
Un’ampia sintesi delle fasi salienti della partita sarà trasmessa sul portale del Desenzano Calvina nella serata di domenica attraverso il Canale You Tube @desenzanocalvina.

L’ingresso ai giornalisti e fotografi è limitato e sarà necessario accreditarsi attraverso una mail da inviare a comunicazione@calciodesenzano.it.

Nonostante questo aspetto, l’appuntamento è molto importante, quello con l’Arzignano sarà infatti un vero test sotto tutti i punti di vista, la squadra veneta, inserita nel girone D, non sarà avversario di campionato del Desenzano Calvina, ma ha tutte le carte in regola per disputare una stagione da protagonista.

Fischio d’inizo della partita alle ore 15.

Maksymowicz , un polacco tra i pali del Desenzano Calvina

Portiere, classe 2002, proviene dala SPAL dove ha disputato il campionato Primavera

La società Calcio Desenzano Calvina ha un nuovo portiere, si tratta di Damian Maksymowicz, polacco, classe 2002.

Damian Maksymowicz nasce il 16 Gennaio 2002 a Bialystok (Polonia) e intraprende l’attivita agonistica in Italia nel 2017 quando viene tesserato dalla SPAL.
Con la squadra ferrarese Maksymowic gioca nella giovanile Allievi e nella stagione passata alla squadra Primavera.

Maksymowic vanta anche una presenza nella nazionale polacca Under 16, convocato dall’allenatore Przemyslaw Malecki ha disputato il 29 Maggio 2018 una gara contro i pari età dell’Ungheria.

Il neo desenzanese è già a disposizione di mister Florindo per l’allenamento di oggi martedì 15 Settembre.

Le squadre che compongono la serie D 2020/21

Dopo ripescaggi e riammissioni, la quarta serie Nazionale traccia le prime linee del campionato 2020/2021. Saranno 166 le squadre, la composizione dei nove gironi slitta alla prossima settimana

Dopo i ripescaggi in Serie C e di conseguenza quelli della Serie D, le squadre iscritte al prossimo campionato Interregionale erano in un primo momenti 164 poi, novità delle ultime ore, l’ammissione in quarta serie in sovrannumero del Siena che porta al ripescaggio della Sinalunghese un numero pari dei sodalizi partecipanti. Quindi si prospetta una serie D a 166 squadre.

Ha tutto questo si aggiunge il problema della retrocessione a tavolino di Bitonto e Picerno in Serie D per illecito sportivo. Le due squadre, impugnata la sentenza, hanno il diritto al ricorso che il Giudice Sportivo prenderà in esame la prossima settimana. Quindi niente sorteggio dei gironi come previsto nella giornata di oggi venerdì 4.

La composizione dei Gironi grava sulla rappresentanza per ognuno di essi di tre Regioni.
La Lombardia è la Regione più rappresentata con le sue 22 squadre aventi diritto di partecipazione, seguono Veneto e Toscana con 16 squadre partecipanti e Lazio con 14 team iscritti.

Essendo gironi di 18 o 20 squadre, la Lombardia, come le regioni più rappresentate, sarà smembrata in più gironi.
Per il Desenzano Calvina e per le squadre della Lombardia Est si prospettano due scenari, uno con Emilia-Romagna e una parte del Veneto, l’altro in un girone con l’altra parte del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

Di seguito riportiamo l’elenco delle 166 squadre divise per Regione.

VALLE D’AOSTA (1): Pont Donnaz.

PIEMONTE (8): Casale, Chieri, Borgosesia, Fossano, Bra, Gozzano, Hsl Derthona, Saluzzo.

LOMBARDIA (22): Caronnese, Castellanzese, Crema, Tritium, Folgore Caratese, Legnano, Arconatese, Seregno, Scanzorosciate, Virtus CiseranoBergamo, Brusaporto, Ponte San Pietro, Caravaggio, Villa Valle, Nibionnoggiono, Breno, Sporting Franciacorta, DESENZANO CALVINA, Fanfulla, Varese, Casatese, Real Calepina, Vis Nova Giussano.

TRENTINO ALTO ADIGE (2): Virtus Bolzano, Trento.

VENETO (16): Ambrosiana,  Caldiero Terme, Adriese, Delta Porto Tolle, Union Feltre, Belluno, Union Clodiense, Mestre, Cartigliano, Este, Luparense, Montebelluna, Sona, Union San Giorgio Sedico, Arzignano Valchiampo, Campodarsego.

FRIULI VENEZIA GIULIA (3): Cjarlins Muzane, Chions, Manzanese.

EMILIA ROMAGNA (12): Fiorenzuola, Correggese, Sasso Marconi Zola, Mezzolara, Progresso, Forlì, Lentigione, Rimini, Bagnolese, Marignanese,  Sammaurese, Corticella.

LIGURIA (5): Lavagnese, Sanremese, Imperia, Sestri Levante, Vado.

TOSCANA (16): Prato, Seravezza Pozzi, Real Forte Querceta, Ghivizzano, Grassina, Scandicci, San Donato Tavarnelle, Sangiovannese, Aquila Montevarchi, Aglianese, Follonica Gavorrano, Pro Livorno, Badesse, Pianese, Siena e Sinalunghese.

UMBRIA (4): Foligno, Cannara, Trestina, Tiferno Lerchi.

MARCHE (5): Tolentino, Recanatese, Montegiorgio, Atletico Porto Sant’Elpidio, Castelfidardo.

ABRUZZO (5): Notaresco, Pineto, Giulianova, Vastese, Castelnuovo Vomano.

LAZIO (14): Trastevere, CynthiAlbalonga, Team Nuova Florida, Vis Artena, Ostiamare, Flaminia, Monterosi, Atletico Terme Fiuggi, Cassino, Aprilia Racing, Latina, Rieti, Montespaccato, Insieme Ausonia.

SARDEGNA (6): Arzachena, Torres, Sassari Latte Dolce, Lanusei, Muravera, Carbonia.

CAMPANIA (13): Giugliano, Portici, Sorrento, Nola, Savoia, Gelbison, Nocerina, Gladiator, Afragolese, Pol.S.Maria Cilento, Matese, Puteolana, Real Aversa.

MOLISE (3): Campobasso, Vastogirardi, Olympia Agnonese.

PUGLIA (12): Foggia, Audace Cerignola, Gravina, Team Altamura, Brindisi, Fasano, Casarano, Taranto, Fidelis Andria, Molfetta, Bisceglie, Nardò.

BASILICATA (3): Lavello, Rotonda, Francavilla.

CALABRIA (5): Corigliano, Cittanovese, Castrovillari, San Luca, Rende.

SICILIA (10): Biancavilla, Città di Acireale, Troina, Licata, ACR Messina, FC Messina, Marina di Ragusa, Dattilo Noir, Paternò, Città di S.Agata.

Andrea Crema, un giovane centrocampista per Desenzano Calvina

Scuola Feralpi, il giocatore classe ’99 confermato nella rosa di mister Florindo, ma l’età non conta

Nella stagione della grande rimonta, nella Calvina si fa spazio un centrocampista dallo stile moderno, di possente fisico e con un notevole senso del gol. Si tratta di Andrea Crema il cui futuro è lì a un passo, quest’anno infatti, la volontà della proprietà del Desenzano Calvina di riconfermarlo, potrebbe essere annotato da tanti addetti ai lavori come uno tra i giovani più interessanti. Questo Desenzano Calvina può essere quindi il trampolino ideale per una esperienza tra i “pro”.
Cresciuto calcisticamente nel Castiglione, squadra del suo paese, all’età di 12 anni si accasa alle giovanili del Montichiari, dal quale però ben presto, complice il fallimento della società, fa ritorno a casa.
Da lì un salto verso la Feralpi Salò, dove nella Berretti trova mister Damiano Zenoni che lo migliora tecnicamente e la stagione 2017/2018 diventa la sua prima vera annata da calciatore dove nell’Imolese in serie D timbra 14 presenze e 3 go.
L’anno successivo si accasa alla Reggiana dove fino a Dicembre gioca 9 partite di campionato di Serie D e 3 di Coppa Italia. A Gennaio 2019 però finisce l’avventura granata che rientra alla Feralpi Salò per essere dirottato nel Caravaggio in Serie D dove gioca altre 12 partite.
Nella scorsa stagione Andrea Crema arriva alla Calvina dove chiude quello storico campionato dal doppio volto con 24 gettoni presenza e 5 gol.

Quest’anno il centrocampista biancoazzurro viene riconfermato, a causa della brusca interruzione della stagione passata, la nuova regola obbliga ancora per un anno la presenza in campo di un classe 1999 (Andrea Crema è nato ad Asola il 18 Maggio 1999) che lo mantiene ancora vivo nel reparto giovani, anche se le sue indubbie qualità lo avrebbero probabilmente mantenuto comunque nella rosa di mister Florindo.

Essere riconfermato in una squadra dove la proprietà non nasconde ambizioni, è certamente motivo di orgoglio – commenta Andrea Crema – dopo aver ricevuto l’offerta non ho esitato ad accettare

Come si sente in organico tra i suoi compagni di grande esperienza e di blasone come Cazzamalli, Palmieri, Franchi e altri?
Già dall’anno scorso ho avuto la possibilità di giocare con giocatori di questo calibro. Penso di aver imparato molto da loro, mi hanno fatto crescere in campo e fuori. Quest’anno si sono aggiunti Palmieri e Franchi, due pedine importanti che possono contribuire alla mia crescita

Si sente quindi preparato a giocare con loro?
Mi sento preparato ma soprattutto fortunato. Giocare con compagni di questo tipo è un lusso

L’anno scorso avete lasciato qualcosa a metà. Nel campionato prossimo entrerà in campo con la voglia di continuare quanto interrotto o crede sia opportuno resettare tutto e iniziare una storia nuova?
Stavamo andando molto bene, un ruolino di marcia invidiabile. Peccato però che il Covid ci abbia fermato. Ripartiamo da quel punto consapevoli che avremo molto da dire dimostrando che la graduatoria di fine stagione sarebbe potuta essere migliore fossimo potuti arrivare fino alla fine

L’ossatura della scorsa stagione è stata confermata, ritiene imprtante questo aspetto?
“Lo ritengo importante perchè non sarà come l’anno scorso che abbiamo dovuto mettere in preventivo che avremmo dovuto conoscerci prima di pensare a qualsiasi altra cosa. Ora invece ci conosciamo già e possiamo già partire in quarta

Lei gioca a centrocampo a ridosso delle punte. E’ un ruolo che ha sempre interpretato o è stata l’intuizione di qualche allenatore che ha trovato sul suo cammino?
Ho ricoperto questo ruolo da quando ho cominciato a giocare dopo il settore giovanile. Prima ho ricoperto anche un ruolo più basso e addirittura in difesa

Ma lei dove si sente più realizzato in campo?
“Dove sto giocando ora mi trovo bene, anche da trequartista potrei dire la mia

Dopo l’attività sportiva ha anche altri interessi?
Nella vita mi dedico solo al calcio. Dico con sincerità che ad altro per ora non penso. Sto puntando tutto sul calcio sperando che il futuro mi dia ragione

Si ritiene di carattere ambizioso?
Si lo ammetto. Mi piace molto tutto quello che sto facendo e mi sto concentrando affinchè mi possa portare più in alto possibile

Come ha cominciato a giocare a calcio?
Quando avevo 4 anni guardavo mio cugino giocare Lorenzo, ho deciso allora di provarci anche io con tanti sogni nel cassetto

Ce ne dica uno
Ho sempre sognato di diventare calciatore e di giocare con la maglia della Nazionale

C’è un giocatore con il quale piacerebbe giocare?
Sinceramente speravo che Bracaletti restasse al Desenzano Calvina. Oltre ad essere un grande giocatore penso di aver imparato molto da lui. Anche se siamo giocatori completamente diversi, lo ammiravo spesso su come si allenava e su come gestiva l’allenamento

E un giocatore simile a lei come caratteristiche?
Cazzamalli. Da lui si può solo imparare sia da come gioca, sia per la sua esperienza

E se per un attimo chiudiamo gli occhi e sogniamo un Andrea Crema in serie A, chi le piacerebbe avere al suo fianco in una partita?
Così su due piedi dico: Paul Pogba

E a chi le piacerebbe fare gol?
Sicuramente a Buffon ma la vedo molto dura (ride ndr). E’ un giocatore che stimo molto e quindi un gol al numero uno renderebbe la cosa di una magia incommensurabile

Lei ha appena compiuto 21 anni, quindi ritengo sia troppo giovane per avere già famiglia. Ma c’è comunque una donna nel suo cuore?
Sono fidanzato da un anno e due mesi con Carla, mi segue spesso alle partite, mi sprona e fa il tifo per me. Sono felice di stare con lei

Alessandro Cazzamalli, 41 anni e non sentirli

Con lo spirito di un ragazzino il centrocampista cremasco confermato nel nuovo Desenzano Calvina: “Ho ancora voglia di vincere”

Correre e lottare è il suo stile, con la maglia del Desenzano Calvina Alessandro Cazzamalli giocherà ancora una stagione, la pensione può aspettare.
Quella di Alessandro Cazzamalli è una carriera ricca di maglie e di soddisfazioni nel limbo tra la serie C e la serie D.
Siamo ancora nel ventesimo secolo quando Cazzamalli veste la sua prima maglia da calciatore e lo fa subito nei professionisti a con la maglia della squadra della sua città in occasione di Triestina – Pergocrema.
Un anno in Eccellenza per farsi le ossa con il Caravaggio, poi Cazzamalli inizia una carriera inarrestabile ed invidiabile: dal 1999 al 2001 alla Calcense poi si specializza in promozioni. Veste infatti le maglie del Pergocrema e sale dall’Eccellenza alla Serie D, stessa cosa nel biennio successivo con la maglia del Salò. Poi un anno di serie D con il Palazzolo e due in serie C2 con il Carpenedolo. E siamo solo all’inizio. A 28 anni infatti arriva la chiamata dalla Spal dove per due stagioni gioca in serie C1 (45 presenze e 3 gol) per poi tornare in C2 per tre campionati con le maglie di San Marino, Rodengo e Savona. Quest’ultima a Gennaio del 2012 lo dirotta ancora al Pergocrema per una nuova serie C1 all’età di 33 anni.
Dal 2012 al 2014 si accasa alla Pro Piacenza in D, poi Castiglione e due stagioni sull’altro campanile di Piacenza dove ottiene al primo anno la promozione dalla serie D alla serie C grazie anche ai suoi 8 gol in 32 partite. Cazzamalli torna quindi tra i pro all’età di 37 anni, ma con ancora tanto da dire, lo testimoniano le sue 33 presenze e 2 gol. Ancora due campionati importanti in serie D con Rezzato e Pergolettese prima di approdare nella stagione 2019/2020 alla Calvina.

Signor Cazzamalli, quest’anno compie 41 anni ed è ancora pedina fondamentale del centrocampo, ha scoperto l’elisir di lunga vita?
(Cazzamalli ride e poi ci scherza su – ndr)
“Si l’ho trovato ma non voglio svelare il segreto o magari sarà per il fatto che ogni tanto una bella birretta fresca non me la nego”

In un rapporto con i ragazzi giovani, quelli delle cosidette quote, lei come si considera? Si sente più un padre o un fratello maggiore?
“Quest’anno giocheremo con un 2002 sempre in campo, è una bella differenza di età effettivamente, però devo anche dire che ho aspettato un po’ prima di mettere su famiglia, quindi con la testa mi sento ancora più vicino a loro. E’ già capitato che al raduno un compagno di squadra giovane avesse provato a darmi del lei, l’ho subito messo in riga”

Le capita sempre più spesso di essere guidato dalla panchina da allenatori più giovani. Cosa cambia in questo caso in un approccio con un trainer?
Ti senti più tranquillo e affronti la stagione con un metodo diverso. Capita spesso che con loro mi confronti spesso per esperienza acquisita”

Anche Mister Florindo è più giovane di lei, come è andata nel rapporto con lui durante lo scorso campionato?
“L’approccio rispetto alla norma è stato diverso. Con lui mi sono confrontato molto e ci siamo dati una mano a vicenda. E’ una cosa particolare che sto vivendo bene”

Forse potrebbe essere un peso più per l’allenatore, non trova?
Probabile. Oltre al rispetto, devo dire che tutti gli allenatori che ho avuto, mi hanno trattato esattamente come gli altri compagni”

Che consigli porta ai ragazzi?
“Bene o male i consigli da portare ai più giovani di anno in anno sono sempre gli stessi. Quello che riscontro maggiormente è che per la legge dell’obbligatorietà di far scendere in campo un certo numero di giocatori con gli anni già stabiliti, da una parte è un bene, dall’altra rischiano di diventare vecchi troppo presto e spesso il calcio non ti aspetta. Il consiglio che posso dare è quello di fruttare al massimo tutte le occasioni, di portare tanta pazienza e di non esaltarsi troppo per le piccole cose”

Ci sono giocatori giovani che per via delle quote annoverano 30-35 presenze in stagione e credono di essere già arrivati. Cosa che non è così. Che monito vuole dare a questi ragazzi?
Di fare sempre un’attenta valutazione su se stessi prima che sulle statistiche. Salvaguardarsi continuando a lavorare e rimanere umili è il mix migliore.”

Molti alla sua età sono allenatori da un pezzo. Non ha mai pensato ad un dopo calcio?
“Si ci penso spesso, ormai ad ogni fine stagione. Però dopo, mi esamino, mi sento ancora bene e quindi sposto lo striscione del traguardo di anno in anno sempre più avanti. Credo che mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, ho già conseguito il patentino per poter allenare fino alla serie D, però sono cose che non si possono programmare”

Nella sua lunga carriera ha visto il calcio cambiare di anno in anno. Oggi rispetto ai primi anni di carriera, pensa che sia solo calcolo e studio o c’è ancora una forma di spontaneità nel giocarci?
“Una differenza abissale. Io sono arrivato al calcio attraverso l’oratorio quando era tutto gratuito. A quei tempi ti venivano a suonare il campanello di casa per chiederti se per favore potevi andare a giocare in una squadra. Oggi è un business, sin dai primi calci ad un pallone devi pagare, questo da diritto anche ad alcuni genitori di creare alcuni disequilibri.

Oggi ci sono troppi adulti che vedono nel proprio figlio un futuro campione. Pensa che sia un male per i ragazzi?
Penso che da quel punto di vista il calcio sia peggiorato tantissimo, la colpa è degli adulti, sono genitore anche io e mi faccio un monito.”

Anche lei è genitore. Pensa di indirizzare i figli verso un’attività sportiva?
“Credo di si ma se a livello competitivo o no è ancora troppo presto per dirlo. Linda ha sei anni tra poco e Stella ne ha compiuti due sabato scorso. Eppoi sono due femmine, forse con il calcio non ci proveranno

E’ sposato?
“Convivo insieme alla mia compagna Francesca a Crema, lì ci sono le mie radici”

Quale episodio di questa lunga carriera resterà indelebile nella sua memoria?
Ne ho vissuti tanti negativi e tanti positivi, sintetizzare tutto in un solo momento faccio un po’ fatica. Però quella mia prima partita a Trieste in uno stadio così importante, anche se solo per un quarto d’ora, penso sia stata una tappa importante. Mi ritornano in mente le difficoltà dei primi anni per poi iniziare una risalita fino ad arrivare in C1 andando tanto vicino ad una serie B

Tanti gol in carriera, ne ricorda uno in particolare?
“Un gol stupendo fatto a Verona con la maglia della Spal. Martucci mi servì palla e io senza pensarci due volte sparai una bordata che si infilò nel sette alla sinistra di Rafael. I giornalisti lo definirono uno splendido Eurogol”

Lei ne ha proprio tante da raccontare. E un episodio curioso?
“Quando giocavo con la Pro Piacenza, avevo preso un colpo vicino l’occhio, niente di grave, ma in prossimità della partita il medico mi ha obbligato ad usare degli occhialini protettivi. Impreparato per l’esigenza, al momento dell’appello non ho potuto fare altro che presentarmi dall’arbitro con degli occhialini imbarazzanti, sembravo uscito da una piscina. Credo che Stefano Franchi, anche all’epoca mio compagno di squadra, se lo ricordi ancora, mi ha preso in giro per tanto tempo”

Dove potrà arrivare questo Desenzano Calvina?
“Come società è destinata a fare bene, non so dire quando e come, ma vedo che sta mettendo delle basi importanti con continuità, mi sembra abbia le carte in regola per ripercorrere il cammino della Feralpi Salò. Ci sono elementi giusti, un presidente all’altezza e hanno bene in mente quale sia l’obiettivo”

C’è qualche rimpianto in tutti questi anni di calcio?
Rimpianti e opportunità sfumate fanno parte del calcio a livello quasi quotidiano. Per molto tempo ho rimpianto non aver avuto un livello di preparazione agonistica elevato durante il mio periodo delle giovanili. Poi il passaggio sfumato al Lumezzane, era praticamente già fatto, ma fu l’anno del famoso spareggio playoff contro il Cesena che coincise con l’abbandono di quella dirigenza

Con chi le sarebbe piaciuto avere avuto come compagno di squadra almeno una volta?
“Penso che aver avuto la possibilità di giocare con Diego Armando Maradona, sia stato nel tempo un sogno per molti, una persona nata per giocare a calcio. Avrei voluto far parte di quel Napoli solo per poterlo conoscere meglio sia come giocatore che come personaggio”.