Luca Ferrara al Desenzano Calvina dal Gozzano

Portiere, 18 anni compiuti lo scorso 1 Luglio, arriva al Durighello dal Novara via Gozzano dove ha militato nella prima parte di stagione

Il portiere Luca Ferrara si accasa al Desenzano Calvina.
Nato il 1° luglio 2002 a Como, cresce calcisticamente negli anni 2010 nelle Giovanili del Como.

Nella stagione 2017 passa alle Giovanili del Novara fino ad entrare nella squadra Under 17 nella stagione 2018/2019, poi l’anno dopo entra a far parte della rosa della prima squadra del Novara.

Al Gozzano in questa prima parte di stagione (Serie D Girone A), Luca Ferrara è da oggi un nuovo giocatore del Calcio Desenzano Calvina e già disponibile per mister Florindo per la gara di mercoledì contro Villa Valle

ESerieD: un altro Desenzano Calvina vuole puntare in alto

Si tratta della squadra virtuale che parteciperà al campionato nazionale da giocarsi sulla consolle della PlayStation

Dopo il successo della prima edizione, vinta dal Palermo eSport,  prende quindi il via la nuova stagione 2021. A colpi di Joypad, su FIFA 21, le formazioni dei club della Serie D italiana, in versione Pro Club 11 vs 11, si sfideranno per la conquista del titolo nazionale.

Tra le squadre partecipanti anche il Desenzano Calvina, una squadra composta da giocatori di un livello competitivo alla consolle di tutto rispetto. Eccoli:
PORTIERE: Andrea De Angelis
DIFENSORI: Salvatore Manzi, Stefano Homouni, Daniele Laviola, Michele Napolitano
TERZINI: Salvatore Calogero, Davide Scano, Mirko Mazzolini
CENTROCAMPISTI: Mirko Sanna, Davide Castaldo, Luca Marchetti, Michele De Riggi, Cristiano Zavagno, Alessandro Ugolini
ATTACCANTI: Pawel Wegrzyn, Claudio Felisi, Manuel Signorelli

COME FUNZIONA IL CAMPIONATO
Al Campionato Nazionale eSerie D possono partecipare le Società iscritte al Campionato di Serie D per la stagione 2020/21. In appendice all’attività conclusiva di Campionato viene altresì previsto lo svolgimento di gare di playoff per ogni rounde successiva FinalEight mediante apposite articolazioni che saranno regolamentate in corso d’opera.
I campionati eSport si giocheranno con partite di andate e ritorno. Le prime due società di ogni round accederanno di diritto alla fase finale nazionale. Per determinare gli ulteriori due posti di ogni round, si procederà allo svolgimento di una fase di playoff, al termine della regular season tra la 3^ la 10^ classificata.

Il campionato avrà inizio questa settimana, il Desenzano Calvina viene inserito nel raggruppamento così composto:
Acireale, Audace Cerignola, Cassino, Desenzano Calvina, E Portici 1906, Insieme Formia ES, Lavagnese, Matese, Nardò, Ostiamare, Prato, Rimini, Trastevere, Torres, Vis Artena e Vis Nova Giussano.

Un campionato a tutti gli effetti nato la scorsaprimavera per dare vita al progetto #iogiocoacasa a seguito della geniale intuizione della comunicazione della LND nel periodo del lockdown totale.

Oggi, con l’esperienza della eSerieD alle porte, un nuovo tassello si aggiunge all’ambizioso scenario e, come dichiara il DG Stefano Tosoni, il Desenzano Calvina intende recitare un ruolo importante anche nel gaming competitivo della Lega Nazionale Dilettanti: “Abbiamo in rosa giocatori di alto livello per questo torneo, siamo consapevoli di essere una matricola, ma pronti a disputare un campionato che è diverso da quello a cui siamo abituati ma non per questo senza la voglia di emergere e di farci conoscere. Siamo una società nuova nel panorama del Calcio dilettantistico “vero” e con tante ambizioni, le stesse che abbiamo per la eSerieD ”.

Il team eSport verrà guidato dal Capitano e Segretario dei MIZAReSPORTS A.S.D. , Michele De Riggi, pronto a tenere in alto i colori del sodalizio di Desenzano del Garda: “Sono entusiasta di intraprendere questa nuova avventura con il Desenzano Calvina, Società che ringrazio per la fiducia concessa e la Lega Nazionale Dilettanti. Infine, ringrazio i miei collaboratori, che sono prima di tutto amici impegnati con me per rendere al meglio in questa competizione ovvero Claudio Felisi Vice Capitano e Presidente dei MIZAeSports A.S.D. e Daniele Laviola Presidente Dei PRC Hooligans. Un ringraziamento particolare per lo Studio Manzi Design per il supporto gtrafico e per il Responsabile della Comunicazione del Desenzano Calvina Nando Vescusio per aver realizzato la sinergia tra il team di giocatori e la società gardesana. Il nostro impegno sarà quello di portare in alto il Desenzano Calvina”.

Prima dell’anno, Desenzano Calvina nella tana della capolista

Si gioca oggi 6 Gennaio il decimo turno del Girone B della Serie D, gardesani impegnati sul campo del Crema

Torna la Serie D con un equilibratissimo Girone B che vede quattro squadre appaiate al vertice. Una di queste è il Crema che vuole riscattarsi della sconfitta pre-natalizia sul campo del Brusaporto e riprendere la marcia di vertice. Contro il Desenzano Calvina però non sarà una sfida facile per entrambe. I cremaschi non possono permettersi altri passi falsi per non perdere il treno di testa, mentre i gardesani, reduci da tre risultati utili consecutivi, provano ad accorciare i tre punti di distanza che la dividono dall’ultimo posto play-off.

Per questi motivi la sfida del Voltini è il big match di giornata.
I sei punti di distanza tra le due squadre,sono solo sul tabellino perchè il DesenzanoCalvina è potenzialmente un’altra pretendente al ruolo di primadonna di questo campionato ed è reduce da 7 punti nelle ultime tre partite.
Dopo un avvio zoppicante la formazione di Michele Florindo è però attesa oggi dall’esame vero perché il Crema è senza dubbio primo con merito, ma la sconfitta di Brusaporto l’ha riportata sulla terra.

La gara di Crema sarà trasmessa dalle ore 14:20 sui canali Social del Calcio Desenzano Calvina Facebook e YouTube
Arbitro dell’incontro il Sig. Mauro Gangi di Enna

Di seguito il programma del 10° Turno e la classifica dopo 9 Giornate

8^ Giornata, Desenzano Calvina in diretta web anche da Ponte San Pietro

Dalle 14:20 live dallo stadio Matteo Legler, ieri anticipo tra Nibionnoggiono e Virtus Ciserano conlcuso con un pari senza reti

Tra mille problemi, cambi di data, tamponi, anticipi e rinviii, il Campionato di Serie D continua la sua marcia a passo spedito. In programma oggi domenica 20 dicembre l’8 giornata. Il turno si è aperto ieri con ben dodici anticipi su tutto il territorio nazionale, nel Girone B si è disputata la gara Nibionnoggiono – Virtus Ciserano Bergamo conclusasi con il risultato di 0-0.

Il Desenzano Calvina impegnato a Ponte San Pietro ancora in situazione di emergenza, non sono stati infatti convocati da mister Florindo: Stefano Franchi e Andrea Franzoni ancora fermati dall’infermeria. L’allenatore biancoazzurro recupera Giorgio Recino (ex della contesa) che ha scontato la sua giornata di squalifica. Tra i convocati anche Federico Sorbo anche se non ancora al 100% della condizione fisica.

La partita sarà trasmessa in diretta live sui canali social Desenzano Calvina Facebook e YouTube a partire dalle ore 14:20 con l’anticipazione delle formazioni e alcune curiosità con un dietro le quinte a cura dell’ufficio stampa della società gardesana. Il commento alla gara sarà affidato a Nando Vescusio e Claudio Monese, mentre la regia e le riprese saranno curate della Fotolive di Filippo Venezia con Federico Folli e Massimo Pelizzari.

Di seguito il programma completo della giornata, la gara Vis Nova Giussano-Villa Valle, non avrà luogo perché il numero di calciatori risultati positivi al test effettuato in settimana sono superiori a tre.

Nicola Mazzotti per il centrocampo di mister Florindo

Centrocampista classe 1987 con un profilo di primissimo livello: due campionati di Serie D vinti con Mantova e Cuneo e 5 stagioni giocate in Serie C

Colpo di mercato di grande spessore per il calcio Desenzano Calvina che torna alle contrattazioni e porta sul Garda dall’Atletico Fiuggi, il centrocampista, classe ’87, Nicola Mazzotti.

Esperto atleta cesenate (è nato nel capoluogo romagnolo il 6 Febbraio del 1987) è reduce da una trionfale stagione di Serie D con il Mantova, ma nel suo palmares vanta anche la partecipazione a importanti campionati in serie D con Forlì, Fiorenzuola, San Marino, Chieri, Borgosesia, Cuneo e Voghera. In più 5 campionati in serie C con il Bellaria Igea Marina dal 2006 al 2008), Poggibonsi (stagione 2008/2009) e Savona (2011/2013).
Nella prima parte della stagione in corso, Nicola Mazzotti ha giocato 6 partite con l’Atletico Fiuggi che durante l’estate era riuscito a strapparlo ad una folta ed agguerrita concorrenza.

Nicola Mazzotti è già a Desenzano e nella giornata di oggi ha già sostenuto l’allenamento con i nuovi compagni del Desenzano Calvina.
E’ a disposizione di mister Florindo per la partita di domenica 6 Dicembre al Tre Stelle contro il Sona Calcio.

Amadeo Cataldi, dall’Oceania al Garda per amore del calcio

Arriva al Settore Giovanile con tanta esperienza. Dall’Australia al Canada e dalla Svizzera all’Egitto per promuovere il calcio nelle scuole

Amadeo Cataldi è un allenatore del settore giovanile del Calcio Desenzano Calvina.

Cataldi calcisticamente parlando, ha molto da raccontare. Allena dal 2004 e fino a oggi pratica il suo mestiere da una parta all’altra del mondo. I suoi esordi calcistici da mister partono infatti dell’emisfero australe dove entra a far parte di un progetto di promozione nelle scuole elementari australiane. Poi il rientro in Italia. Con le valigie ancora da disfare, il Milan gli propone un periodo da trascorrere in Canada per un nuovo piano di promozione calcistica. Dal Canada a Milanello il passo è breve, così Amadeo Cataldi si veste di rosso-nero per dare il suo contributo al settore giovanile. Diventa responsabile tecnico delle squadre dei giovani e delle scuole calcio toccando realtà come Egitto, Svizzera passando per i vari Milan Champ estivi. La sua esperienza lo porta a diventare formatore di diversi allenatori e si dedica alla formazione dei giocatori in erba. Poi Cataldi si trasferisce a Desenzano per poter allenare la Feralpi Salò dove conosce Aimo Diana e al suo fianco vive esperienze in Serie C (Sicula Leonzio e Melfi). Accantonata l’esperienza come allenatore dei professionisti, collabora con la Pro Desenzanese fino alla scorsa stagione quando sposa il progetto Desenzano Calvina dove oggi è uno dei pilastri del Settore Giovanile.

Il suo progetto australiano è molto affascinate, ha voglia di parlarne?
Mi sono trovato in questo programma per caso. La Federazione Calcio del posto aveva in mente di attuare un piano di interesse per il calcio nelle scuole primarie e io mi sono dedicato a questo tipo di promozione occupandosi anche della nazionale Under 17 che è un’importante risorsa per la Nazionale maggiore

Quanto tempo è stato cittadino australiano?
Dopo cinque anni di lavoro sono tornato per un breve periodo per salutare la mia famiglia. Già. Pensavo fosse solo per un breve periodo, ma ho conosciuto Cristina, poi diventata mia moglie, che mi ha fatto dimenticare l’Australia portando la mia residenza a Desenzano dove lei vive da sempre

Poi Canada e Milan. Come ha fatto ad arrivare a Milanello?
L’amicizia con Giovanni Lorini (oggi allenatore della squadra esordienti del Calcio Desenzano Calvina ndr) ha fatto modo che io abbia avuto delle valide referenze. Ho lavorato in rossonero per 5 anni con una importante esperienza nelle scuole calcio internazionali

Amadeo, come è arrivato a far parte del progetto Desenzano Calvina?
Libero da impegni professionali ed ormai trasferitomi a Desenzano, ho cominciato a dare supporto alla Real Desenzanese. Poi l’incontro con Claudio Monese (responsabile del Settore Giovanile ndr) è stato determinante per il mio passaggio al Desenzano poi divenuto Desenzano Calvina

Cosa le ha proposto?
Da principio non avrei voluto allenare, penso che i campionati provinciali e dilettantistici siano esperienze che devono fare i giovani. Ho più di 40anni, ho fatto professionismo, ho allenato in serie C e venire qui per togliere la possibilità ad un ragazzo di venticinque anni di mettersi in evidenza non mi piace. Così mi sono dedicato a quei corsi di tecnica individuale che hanno riscontrato una massiccia partecipazione

Pensa che la sua didattica e tutto il bagaglio di esperienza che lei ha accumulato, può essere un beneficio per i ragazzi?
Sono un patito di tecnica. Purtroppo questa non viene mai curata nel dettaglio, i maestri di tecnica sono spartiti da tanto tempo perchè la nuova generazione è molto attenta a situazioni corali tralasciando l’individualità che io invece ritengo abbia ancora il suo peso

Quindi lei vede il lavoro collettivo come l’amalgama di tante individualità?
Si. Se riflettiamo un attimo, più sali di livello, più il giocatore deve affidarsi a figure per la sua tutela individuale, per questo ha sempre al suo fianco un procuratore. In parole povere, ognuno cura se stesso pur lavorando all’interno di un collettivo. Penso che la bravura di un allenatore moderno sia quella di far funzionare tutti gli elementi all’interno di un gruppo. Ma se alla base hai solo schemi e senza alcuna individualità non arrivi lontano. Visti da fuori possono sembrare tutti attori di una playstation, ma alla base ogni giocatore ha la sua storia e il suo talento.

Il suo cammino professionale è molto interessante: Australia, Canada, Milan e tante realtà estere come Svizzera e Egitto. Perchè poi ha smesso di seguire questa linea professionale?
Sentivo il desiderio di allenare una squadra senza fare il direttore tecnico o il formatore. Era un’esperienza che non avevo ancora vissuto al 100% ed ho sfruttato l’opportunità della Feralpi Salò che nel 2013 mi ha offerto di fare il secondo ad Aimo Diana. Abbiamo fatto insieme Giovanissimi, Beretti dove sono rimasto come primo allenatore quando Diana è passato ad allenare la Prima Squadra in Serie C.

Con Aimo Diana ha avuto un rapporto professionale intenso. Infatti dopo questa breve separazione lo ha seguito in altre esperienze. Cosa le ha portato questo tipo di background?
Ho seguito Diana a Pavia, dove non siamo riusciti a lavorare perchè partiti per fare una serie D ci siamo trovati in Eccellenza e poi a Melfi in serie C dove abbiamo salvato una squadra spacciata e destinata alla retrocessione. L’anno dopo ci siamo trasferiti alla Sicula Leonzio che presa al 16° posto l’abbiamo portata a disputare i playoff. Tutte esperienze importanti e diverse tra loro, ma hanno arricchito la mia cultura e le mie esperienze

Poi Diana è andato a Renate in Serie C, ma lei non è rientrato nel suo progetto. Come mai?
Diana è subentrato a campionato in corso e il secondo c’era già. Nessun divorzio (ride ndr)

Nella sua sfera privata, lei dove si trova meglio? In città o in provincia?
Ho vissuto a Milano e per un periodo anche a Londra. Sono luoghi che non mi appartengono. Prediligo realtà di provincia

Come Desenzano?
La qualità della vita qui è ottimale, si addice di più alla mia persona

Ma la storia di Amadeo Cataldi ai primi calci ad un pallone come è stata?
Ho sempre voluto giocare a calcio, l’ho sempre sentito dentro ed è a tutt’oggi ancora l’unica cosa che mi sia veramente piaciuto fare nella vita. Da bambino pensavo solo ed esclusivamente al calcio

Ha mai desiderato fare il calciatore professionista?
Si, come tutti i bambini. Però molto presto ho capito che era meglio lasciar perdere, non avevo capacità mentali e caratteriali per diventarlo. Ho quindi pensato di studiare per fare l’allenatore e le mie prime esperienze sono arrivate già all’età di 27 anni

Un bel bagno di umiltà. Non trova?
Diciamo che rispetto al passato i tempi sono cambiati molto. Negli anni 60/70 il calcio veniva sempre dopo lo studio e molti genitori ne scoraggiavano la pratica. Oggi c’è un’inversione di tendenza e qualche volta non disdegnano il fatto che si possa saltare scuola ogni tanto per una partita. Oggi i genitori seguono sempre i loro figli soprattutto perchè nell’era moderna non hanno troppo tempo a disposizione da passare con loro, ne condividono quindi i loro divertimenti, magari sognando qualcosa di grande

Una volta con la maestra unica, questa aveva la funzione di un genitore aggiunto. Oggi l’allenatore che condivide con il ragazzo diversi momenti del suo tempo, crede possa essere considerato lui un genitore aggiunto?
Noi abbiamo il privilegio di seguire i ragzzi nella loro formazione e nel loro percorso di maturazione. Oggi un allenatore del settore giovanile non può e non deve essere solo un dispensatore di schemi e tecnica, ma anche un aiuto per la sua crescita come uomo. Aggiungiamo anche che in questo periodo storico, noi siamo a contatto con i ragazzi più dei loro genitori. Sembra assurdo ma è così. Questo diventa anche una forte responsabilità per noi

Nell’anno in corso, il nostro maggiore avversario è stato il Covid. Come si è mosso il Settore Giovanile al riguardo?
Stiamo provando a fare tutto quanto previsto nel nostro programma per il bene dei ragazzi, ma sempre con la dovuta attenzione. Quando è uscita l’ordinanza che ci ha bloccati, ci siamo trovati nella necessità di agire velocemente per non sospendere l’attività. Avevamo due alternative: lasciar perdere tutto o programmare per loro una linea di allenamento che non riguardassero il contatto per poterli tenere allenati e pronti quando tutto si sarebbe riaperto. Abbiamo voluto creare un percorso misto individuale che prevede anche lo Yoga, una disciplina bellissima che si associa al calcio, basta vedere che nella Preminum League lo praticano almeno da 20anni, poi anche personaggi come Cristiano Ronaldo e campioni di altri sport ne fanno pratica. Nel nostro progetto, allo yoga si affianca una fase atletica individuale che oggi purtroppo si dovrà fare a casa per le ulteriori restrizioni del nuovo DPCM

Perchè un giovane può scegliere Desenzano?
Innanzitutto un ragazzo deve fare attività fisica, è fondamentale per la sua crescita. Per come è il mondo oggi, è più facile praticarlo in una società sportiva. Noi siamo solidi, ben organizzati, siamo una relatà in crescita capace di dare sia l’opportunità di apprendimento del gioco sia un contributo a livello sociale. Cerchiamo di lavorare su tutti i livelli e sono sicuro che con il tempo miglioreremo sempre di più. Oggi abbiamo già una bella struttura, allenatori validi e una prima squadra che disputa un campionato nazionale che ritengo possa essere un valore aggiunto al progetto già di per se interessante

Cosa spera di portarsi da questa esperienza a Desenzano?
Qui non c’è stata storia professionale. Io spero di poter contribuire ad una inversione di tendenza e che nei prossimi 20 anni possano uscire da Desenzano diversi talenti del calcio.