Fanfulla corsaro al Tre Stelle, il Desenzano Calvina cede nella ripresa

La doppietta di Brognoli e la rete di Qeros allontanano i gardesani dalla zona playoff, distante ora quattro lunghezze

La domenica delle Palme non porta fortuna al Desenzano Calvina, che capitola in casa contro il Fanfulla, anche se le occasioni per i padroni di casa non sono mancate, specialmente nella prima frazione di gioco, con Luca Ruffini migliore dei suoi e vicinissimo due volte al vantaggio.
I bianconeri vincono nella ripresa, con le reti di Qeros e la doppietta di Brognoli che decretano così la sconfitta di giornata.

TABELLINO
DESENZANO CALVINA – FANFULLA 0-3 (pt 0-0)
RETI: 4’ st Qeros (F), 12’ st Brognoli (F), 41’ st Brognoli (F)
DESENZANO CALVINA (3-5-2): Sellitto; Chiari, Sorbo, Perotta (34’ st Zanolla); Turlini, Crema, Cazzamalli (23’ st Ruffini M.), Franzoni (23’ st Franchi), Ruffini L.; Recino, Mauri. A disposizione: Ferrara, Missaglia, Ricciardi, Mazzurega, Forlani, Gubellini. Allenatore: Michele Florindo
FANFULLA (3-4-3): Cizza; Baggi A. (45’ st Lillo), Pascali, Fabiani; Agnelli (26’ st Bertelli), Brognoli, Palmieri (34’ st Guerrini), Bernardini; Qeros (37’ st Anastasia), De Angelis, Cirigliano (29’ st Spaneshi). A disposizione: Carriello, Serbouti, Baggi F., Mouddou. Allenatore: Andrea Ciceri
ARBITRO: Gianluca Renzi di Pesaro; assistenti Gian Marco Cardinali di Perugia e Mauro Ottobretti di Foligno
AMMONITI: Ruffini L. (D), Franzoni (D), Sorbo (D), Agnelli (F)
ESPULSI: nessuno
CORNER: 8-5 in favore del Desenzano Calvina
RECUPERO: 1’ + 4’

CRONACA
Ritorna in campo Gian Marco Sellitto nelle file del Desenzano Calvina che, per l’occasione, ritorna al precedente modulo, il 3-5-2, con Cazzamalli play davanti alla difesa al posto dello squalificato Mazzotti e la coppia d’attacco formata da Recino e Mauri.
Il Fanfulla, invece, si presenta con il 3-4-3, con l’ex di turno Riccardo Palmieri che si posiziona interno nei quattro di centrocampo mentre la linea offensiva vede Qeros e Cirigliano a supporto del cannoniere De Angelis; parte invece dalla panchina Emanuele Anastasia.

Partono veloci le squadre, con i gardesani che creano subito una prima potenziale occasione con il tiro di Franzoni dal limite dell’area, parato però senza grosse difficoltà da Cizza.
Il collega di riparto Sellitto deve invece impegnarsi maggiormente al quarto d’ora, quando risponde molto bene alla conclusione di De Angelis a due passi dalla porta, ribattendo il pallone che successivamente Brognoli mette sul fondo del campo.

Al 24’ Luca Ruffini, precedentemente ammonito, ha sui piedi la palla del possibile vantaggio ma il sinistro in diagonale viene deviato in angolo dall’estremo difensore bianconero, che sventa un gol certo, facendosi trovare ben posizionato anche sul tiro di Mauri, nato dal corner, parando il tiro in presa bassa.

E’ ancora Ruffini il più pericoloso dei suoi, a quattro minuti dall’intervallo, con un bel tiro che, però, in questo caso non crea troppi grattacapi al portiere Cizza, il quale recupera il pallone in due tempi, sventando così una buona possibilità per la squadra biancazzurra.

La prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate seppur le occasioni non sono mancate da ambo le parti.

Al rientro dagli spogliatoi il Desenzano Calvina parte meglio arrivando ad un passo dalla rete con il bolide di capitan Sorbo che viene miracolosamente sventato da Cizza in calcio d’angolo.

Dal possibile vantaggio alla beffa del gol avversario nel giro di un minuto: al 4’ sono gli ospiti a trovare la rete che apre la partita, con il tiro di Qeros sul quale nulla può il portiere Sellitto. L’azione nasce dall’ex Palmieri che serve De Angelis il quale, al posto di concludere, serve il compagno di squadra meglio posizionato che non lascia scampo all’estremo difensore gardesano.

Gli ospiti, sulle ali dell’entusiasmo, trovano anche il raddoppio al 12’ quando Cizza rilancia lungo, De Angelis spizza per Brognoli che avanza palla al piede e, appena vede lo specchio della porta, lascia partire un gran tiro che si insacca in porta.

I gardesani faticano a reagire, seppur al 20’ Cazzamalli accarezza un pallone che tocca la parte alta della traversa.

L’allenatore biancazzurro prova a ribaltare la partita con i cambi, inserendo Franchi e Marco Ruffini al posto dell’ammonito Franzoni e di Cazzamalli ma la storia della partita non cambia, i bianconeri riescono a controllare bene le incursioni degli avversari, rischiando poco o niente in fase difensiva.

Ormai a fine partita, il Fanfulla ha spazio per trovare anche la rete del definitivo 3-0, ancora con Brognoli che ha tutto il tempo per sistemarsi il pallone sul destro e concludere in porta. Sellitto vola ma non ci può arrivare.

L’ultima possibilità per trovare almeno il gol della bandiera è sui piedi di Mauri, la cui punizione al 47’ viene deviata sulla traversa dalla retroguardia bianconera.

Il triplice fischio del direttore di gara sancisce la sconfitta del Desenzano Calvina, che si appresta ora ad affrontare il Vis Nova Giussano giovedì 1 aprile, prima della sosta per le festività pasquali.

Stefano Benetazzo

Il cammino del Fanfulla domani avversario del Desenzano Calvina

Andamento in chiaroscuro dei bianconeri, dirompenti in casa e altalenanti in trasferta, che si affidano a bomber De Angelis e all’ex Palmieri

Trentaquattro punti conquistati in ventidue partite, distribuiti tra nove vittorie, sette pareggi e sei sconfitte, hanno issato il Fanfulla di Mister Andrea Ciceri al quinto posto in classifica, ad una sola lunghezza dal NibionnOggiono e in piena zona playoff.

Tra le mura amiche dello stadio “Dossenina” di Lodi i bianconeri macinano gioco e risultati di alto livello, come dimostrano le sette vittorie conquistate alle quali si aggiungono tre pareggi e solamente due sconfitte, con ventuno reti realizzate e appena otto incassate, che permettono ai lodigiani di posizionarsi al primo posto, a pari merito con il Seregno, nella classifica di rendimento casalingo.
Discorso diverso invece in trasferta, dove il Fanfulla ha un andamento totalmente differente, che posiziona la squadra al quint’ultimo posto, preceduta dal Caravaggio: dieci punti ottenuti in totale, frutto di due vittorie e quattro pareggi, ai quali si sommano le quattro sconfitte incassate, con un bottino in difetto per quanto concerne le reti, dieci quelle realizzate e quattordici quelle subìte.

A livello realizzativo il Fanfulla è in linea con le altre squadre; le trentuno reti segnate – di cui otto su calcio di rigore – permettono alla squadra di occupare la settima posizione alle spalle del Desenzano Calvina, avanti di una rete, ma decisamente lontano dal Crema, che ha posizionato la palla in rete in quarantacinque occasioni.
Sono invece pochi i gol incassati, solamente ventidue, il che dimostra la buona tenuta difensiva della formazione lodigiana; meglio di loro hanno fatto solo Casatese e Franciacorta, rispettivamente con diciotto e ventuno reti subìte.

Ciro De Angelis è il capocannoniere della squadra bianconera, con otto gol segnati (uno su rigore), in dieci partite disputate.
Attaccante classe 1990, De Angelis ha iniziato la sua carriera nel Ars et Labor Grottaglie, dove ha preso il via la carriera di un bomber di razza, abile a intrufolarsi nelle maglie difensive e forte fisicamente, grazie ai 182 cm per 71 kg, che ha sempre segnato tanto, in special modo con la casacca del Ciliverghe, dove è stato capace di trovare la via della rete ventitré volte in una sola stagione, nel 2017-18.
Caravaggio, Alzano Cene, Voghera, Mezzocorona e Monopoli sono le altre squadre che hanno potuto fregiarsi delle reti di De Angelis.

A seguire in questa speciale classifica troviamo poi Emanuele Anastasia, capace di segnare cinque reti, due delle quali contro i biancazzurri nel match di andata, in una sconfitta che fa ancora molto male solamente a rammendarla.

MERCATO (dal 1 dicembre al 26 febbraio)
Un discreto via-vai in casa Fanfulla nel mercato invernale, con la squadra che ha visto l’uscita di sette elementi e l’innesto di cinque giocatori.
Il principale acquisto o, meglio, ritorno in bianconero porta il nome di Riccardo Palmieri, proveniente proprio dal Desenzano Calvina, dove era approdato all’inizio di questa stagione.
Palmieri, che adora giocare sia da play che da mezzala – come aveva raccontato al sito ufficiale gardesano – ha giocato solamente cinque partite con i biancazzurri, scendendo in campo anche nella sconfitta più amara di questa stagione, quella proprio in casa del Fanfulla, senza segnare alcuna rete, prima di decidere di fare il percorso inverso, tornando a vestire la casacca bianconera.

Tra i partenti invece c’è il mediano Federico Zazzi, un passato nelle giovanili del Monza e nella prima squadra del Varese, che è andato a rinforzare i neroverdi della Castellanzese, squadra del girone A di Serie D, dove gioca anche il Casale, compagine che ha accolto sia Matteo Colombi che Simone Selmi.
Dal Fanfulla all’Under 19 del Milan il passo è stato breve per Pietro De Carli, esterno d’attacco cresciuto nelle giovanili dell’Inter, dove è stato allenato da Giuseppe Bergomi prima di continuare la sua crescita nel Fanfulla e, adesso, con i colori rossoneri addosso.

GIOCATORI IN ENTRATA
Riccardo Palmieri
, centrocampista, classe 1995, dal Desenzano Calvina
Salvatore Lillo, attaccante, classe 1991, dal Città di Varese
Emmanuel Akwa Agyemang, attaccante, classe 1998, svincolato
Ciro De Angelis, attaccante, classe 1990, dalla Luparense
Umberto Agnelli, difensore, classe 2000, dalla Folgore Caratese

GIOCATORI IN USCITA
Christian Mangiarotti
, attaccante, classe 1991, svincolato
Giancarlo Aprile
, attaccante, classe 1991, al Legnano
Federico Zazzi, centrocampista, classe 1997, alla Castellanzese
Franco Nicolas Carella, attaccante, classe 1992, al Città di Sangiuliano
Matteo Colombi, attaccante, classe 1994, al Casale
Simone Selmi, centrocampista, classe 2000, al Casale
Pietro De Carli, attaccante, classe 2003, al Milan Under 19

Le ultime cinque partite:
Fanfulla
-Real Calepina 1-0 (41’ pt rig. Brognoli)
Breno-Fanfulla 1-1 (46’ pt Laribi per il Fanfulla; 22’ st Goglino per il Breno)
Fanfulla-Villa Valle 1-1 (7’ pt Palmieri per il Fanfulla; 14’ st Castelli per il Villa Valle)
Seregno-Fanfulla 1-0 (13’ st rig. Alessandro)
Fanfulla-Brusaporto 2-1 (5’ pt Qeros, 42’ st Bernardini per il Fanfulla; 43’ pt Grandi per il Brusaporto)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

IL MATCH DI ANDATA

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Gianluca Renzi arbitra Desenzano-Fanfulla

Gian Marco Cardinali di Perugia e Mauro Ottobretti di Foligno sono gli assistenti del fischietto pesarese, alla seconda stagione in Serie D

Il Desenzano Calvina ospita allo stadio “Tre Stelle” il Fanfulla, con la partita in programma domenica 28 marzo alle ore 15.00, il nuovo orario entrato in vigore con il passaggio all’ora legale.

Ad arbitrare l’incontro sarà il Sig. Gianluca Renzi della sezione di Pesaro, il quale sarà assistito dai Sigg. Gian Marco Cardinali di Perugia e Mauro Ottobretti di Foligno.

Il Sig. Renzi, arbitro originario di Santa Maria dell’Arzilla e facente parte della CAN D dal 2019, ha diretto, in questa stagione, dieci partite: Castelnuovo Vomano-Pineto 0-1, Cesena Femminile-Perugia Femminile 4-0, Flaminia-Tiferno Lerchi 1-3, Cannara-Pianese 2-0, Ambrosiana-Luparense 0-3, Progresso-Aglianese 2-2, Molfetta-Gravina 1-0, Santa Maria Cilento-Biancavilla 3-0, Gladiator-Cassino 0-3 e Vado-Saluzzo 0-0, estraendo quaranta volta il cartellino giallo e quattro quello rosso.

“L’arbitraggio è una scuola di vita – ha dichiarato il direttore di gara classe 1996 in una recente intervista – che ha l’obiettivo di far crescere prima uomini e poi arbitri nel rispetto delle regole; l’arbitro deve applicare e far rispettare il regolamento ma deve essere, ovviamente, il primo a dare l’esempio”.

Laureato in Beni Culturali e storico-artistici a Urbino, è diventato arbitro di calcio nel maggio del 2011, frequentando il corso mentre era ancora calciatore, nello specifico nella categoria Allievi della squadra della sua città.

In questa stagione così come in carriera, non ha mai incrociato né il Desenzano Calvina che il Fanfulla; si tratta, quindi, della prima direzione arbitrale con entrambe le squadre.

Domenica 28 maggio 2017 il Sig. Renzi è stato protagonista, suo malgrado, di un episodio di violenza mentre arbitrava la finale playoff del girone C di Seconda Categoria tra il Serra Sant’Abbondio e il Chiaravalle: sul punteggio di 0-1 per gli ospiti, nei minuti di recupero, ha ricevuto dapprima una violentisima testata e successivamente è stato preso a calci e pugni da alcuni elementi della squadra locale, reo di non aver assegnato un calcio di rigore. Nonostante l’intervento provvidenziale degli assistenti di linea, è stato costretto a sospendere l’incontro e a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Pesaro, dove gli sono stati dati dieci giorni di prognosi.

Un brutto episodio per il quale il direttore di gara ha ricevuto le scuse del Serra Sant’Abbondio.

credits: Stefano Benetazzo

Desenzano segna e sogna, poi il Sona ribalta il risultato

Marchesini e Gerevini capovolgono l’iniziale vantaggio di Cazzamalli; il palo e un portiere in stato di grazia fermano i biancazzurri

La quinta giornata di ritorno sorride al Sona, che batte in rimonta il Desenzano Calvina per due reti a uno, portandosi a ventisei punti in classifica alle spalle del Breno mentre i biancazzurri rimangono ad una sola lunghezza dalla zona playoff, con l’ultima posizione utile occupata dal Fanfulla, avversario domenica 28 marzo al “Tre Stelle” di Desenzano del Garda.

TABELLINO
SONA – DESENZANO CALVINA 2-1 (pt 0-1)
RETI: 2’ pt Cazzamalli (D), 15’ st Marchesini (S), 38’ st Gerevini (S)
SONA (4-4-2): Rosa; Gecchele (18’ pt Maicon), Dal Cortivo, Dellafiore, Belem; Boccalari (32’ st Valbusa), Gerevini, Belfanti, Rossi (27’ st Da Mota); Marchesini (32’ st Numerato), Rasic (43’ st Segalina). A disposizione: Dal Bosco, Vaudagna Tomasini, Zingertas. Allenatore: Filippo Damini
DESENZANO CALVINA (4-3-3): Ferrara; Zanolla (39’ st Perotta), Ruffini M. (3’ st Missaglia), Sorbo, Ruffini L.; Cazzamalli, Mazzotti, Pellegrini (23’ st Crema); Gubellini (11’ st Franchi), Recino, Mauri. A disposizione: Sellitto, Mazzurega, Franzoni, Ricciardi, Turlini. Allenatore: Michele Florindo
ARBITRO: Alessandro Silvestri di Roma 1; assistenti Marco D’Ottavio di Roma 2 e Vickraj Andrea Gookooluk di Civitavecchia
AMMONITI: Ruffini M. (D), Mazzotti (D), Missaglia (D), Belfanti (S), Gerevini (S)
ESPULSI: nessuno
CORNER: 9-3 in favore del Sona
RECUPERO: 1’ + 6’

CRONACA
Il Desenzano Calvina mantiene inalterato il modulo ma cambia due elementi rispetto all’undici dello scorso turno; si rivede Marco Ruffini al centro della difesa a dar manforte a capitan Sorbo mentre nel tridente offensivo ritorna Mauri a supporto di Gubellini e di bomber Recino, con Franzoni che parte dalla panchina, dove siede anche Sellitto.
Per quanto riguarda il Sona, Mister Filippo Damini propone un prudente 4-4-2 con l’ex senese Dellafiore al centro della retroguardia al fianco di Dal Cortivo; Rasic e Marchesini hanno il compito di svariare in avanti mentre il famoso Maicon si appresta a subentrare a partita in corso.

Partono forte i gardesani che dopo soli due minuti trovano il vantaggio con Alessandro Cazzamalli, bravo a concludere in rete una bellissima azione iniziata nella propria metà campo da Mazzotti che scambia con Pellegrini, quest’ultimo veloce nell’aprire la giocata per Mauri.
L’attaccante biancazzurro si invola a sinistra saltando senza troppe difficoltà il duo Dal Cortivo-Boccalari nonché Gecchele; invece di tirare, Mauri serve intelligentemente sul lato opposto per Cazzamalli, che appoggia alle spalle di Rosa.

Incassato il gol, l’allenatore rossooblu decide di modificare lo schieramento passando al 4-3-3 con l’avanzamento di Rossi in attacco per cercare di essere più propositivi e pericolosi ma anche con l’inserimento di Maicon al posto dell’infortunato Gecchele.

Il Sona tenta qualche incursione palla a terra ma la formazione ospite è attenta a non farsi sorprendere, lascia solamente un po’ troppo l’iniziativa agli avversari, che creano i pericoli maggiori da palla inattiva, come la punizione di Davide Rossi al 25’ che termina la sua corsa sopra la traversa e quella, dieci minuti più tardi, conquistata da Gerevini per un fallo di Marco Ruffini poco fuori l’area di rigore: il tiro di Boccalari è forte, Ferrara alza in calcio d’angolo per non rischiare.

La ripresa inizia con i padroni di casa più coraggiosi, pervenendo al pareggio al quarto d’ora con un preciso cross dalla destra di Maicon – lesto ad anticipare Mauri e ad iniziare l’azione – che pesca Marchesini in area di rigore: il colpo di testa è facile e ben indirizzato verso la porta di Ferrara, che nulla può se non recuperare la palla dal fondo della rete.

L’1-1 galvanizza il Sona, vicino al raddoppio al 23’ con un bel diagonale di Gerevini da sinistra che lambisce il palo finendo sul fondo del campo.

Le squadre alzano l’asticella ripartendo velocemente da una parte e dall’altra e a giovarne è sicuramente lo spettacolo perché entrambe provano a vincere la contesa, con il Desenzano che va vicinissimo al gol del vantaggio: Luca Ruffini sfreccia sulla fascia sinistra, entra in area di rigore e lascia partire un tiro fin troppo preciso che colpisce il palo interno, con la palla che invece di terminare in rete torna in campo.

La sfortuna ci vede benissimo e, come se non bastasse il palo colpito da Ruffini, il Sona riesce a trovare il gol del vantaggio a sei minuti dal fischio finale con una percussione di Da Mota sulla destra; il brasiliano serve Gerevini al limite dell’area, la cui conclusione passa tra le gambe dell’incolpevole Sorbo, beffando inesorabilmente Ferrara proteso in tuffo.

I gardesani non ci stanno a perdere, il pareggio sarebbe assolutamente meritato e al 45’ sembra cosa fatta con il bolide di Franchi ben indirizzato ma sulla sua strada trova l’estremo difensore Rosa, che devia in calcio d’angolo un gol praticamente certo.

I sei minuti di recupero non cambiano il risultato, il fischio finale del Sig. Silvestri decreta la vittoria per 2-1 del Sona sul Desenzano Calvina; i biancazzurri escono immeritatamente sconfitti da una partita che si era messa in discesa fin dai primi minuti.

Di seguito il video con l’intervista a mister Florindo nell’immediato dopo gara.

Stefano Benetazzo

Il cammino del Sona prossimo avversario

Quattordicesimo posto in classifica, un andamento migliore in trasferta, tanto movimento di mercato e da gennaio un certo Maicon nel motore

Una squadra in difficoltà ma assolutamente da non sottovalutare, viste le ultime partite disputate che hanno portato i rossoblu a conquistare una importante vittoria esterna contro la Real Calepina nell’ultimo match prima della sosta.

Il Sona ha avuto, fino a questo momento, un andamento migliore in trasferta rispetto alle partite disputate in casa.

Lontano da Verona infatti i rossoblu hanno conquistato quattordici punti in dieci match, frutto di quattro vittorie, due pareggi e quattro sconfitte, andando a segno in undici occasioni e subendo quattordici reti.
Tra le mura amiche, invece, i ragazzi di Mister Filippo Damini – subentrato a Marco Tommasoni lo scorso mese di febbraio – hanno vinto solamente due volte, pareggiando tre partite e perdendone sei, per un totale di nove punti totalizzati, con quattordici reti realizzate e diciassette subite.
Se, quindi, l’andamento esterno si può definire buono, vista la decima posizione occupata in questa speciale classifica e, quindi, relativamente in linea con le altre squadre, non si può dire lo stesso per il trend casalingo, con il Sona in terz’ultima posizione; peggio dei rossoblu hanno fatto soltanto Caravaggio e Tritium.

Sommando il tutto, diventano ventitré i punti totalizzati in ventun partite giocate, nello specifico si registrano sei vittorie, cinque pareggi e dieci sconfitte, che portano il Sona ad occupare la quattordicesima posizione in classifica, a pari merito con il Ponte San Pietro, precedendo di tre lunghezze Villa e Scanzorosciate.

Relativamente alto è invece il numero dei cartellini ricevuti, con quello giallo estratto dai direttori di gara cinquantadue volte mentre quello rosso in sei circostanze.

A livello realizzativo, i rossoblu hanno trovato la via della rete in venticinque occasioni incassando però ben trentuno gol.
A guidare la classifica cannonieri è Filippo Strada, il quale è andato a segno cinque volte, di cui una soltanto su calcio di rigore, anche se dal mese di febbraio non fa più parte della società veronese, essendosi trasferito al Delta Porto Tolle; i primi della lista, con l’addio di Strada, sono così Gianmarco Gerevini e Marco Marchesini, fermi a quota quattro gol, rispettivamente con tre rigori il primo e nessuno il secondo. Seguono poi Andrea Boccalari con tre, Elia Dal Cortivo con due e altri sei giocatori tutti a quota una rete realizzata.
Ancora nessun gol per il neo arrivato Maicon.

MERCATO (dal 1 dicembre al 26 febbraio)
Molto movimento sia in entrata che in uscita per il Sona, che nel mercato invernale ha apportato numerosi cambiamenti in tutti i reparti.
Il più significativo nonché il più famoso riguarda sicuramente l’ingaggio di Maicon, difensore campione d’Europa con l’Inter di Mourinho e protagonista del triplete nerazzurro nel 2010, approdato tra le fila rossoblu lo scorso 8 gennaio.
Altro elemento degno di nota, seppur giovanissimo, è l’esterno d’attacco lituano Linas Zingertas, rilevato a titolo temporaneo dall’Hellas Verona, società dove è cresciuto così come rappresenta un ottimo colpo di mercato l’ingaggio del trequartista aostano Gilles Duguet, che ha mosso i primi passi nel settore giovanile del Torino, maturando successivamente varie esperienze con le casacche, tra le altre, di Pro Sesto, Giana Erminio e Casale.

Per quanto concerne i movimenti in uscita, particolarmente rilevante è l’addio di Filippo Strada, bomber di primo livello e attuale capocannoniere del Sona, seppur non più in rosa.   

GIOCATORI IN ENTRATA
Douglas Sisenando Maicon
, difensore, classe 1981, svincolato
Ràfael Rosa, portiere, classe 2001, dal Campodarsego
Manuel Scamperle, centrocampista, classe 2003, dagli Allievi Nazionali Under 17 della Virtus Verona
Linas Zingertas, attaccante, classe 2002, dall’Under 19 dell’Hellas Verona
Gilles Duguet, attaccante, classe 1998, svincolato
Alessandro Mattia Frinzi, difensore, classe 1996, svincolato
Davide Rossi, attaccante, classe 1992, dal Crema

GIOCATORI IN USCITA
Diego De Nardi
, difensore, classe 2002, svincolato
Aleksander Grazhdani
, attaccante, classe 1993, al Ghivizzano Borgoamozzano
Alberto Circio, portiere
, classe 2000, all’Arzignano Valchiampo
Davide Galazzini
, difensore, classe 2000, al Trento 1921
Gustavo Sà Schneider
, attaccante, classe 2000, svincolato
Jan Ostrowski
, centrocampista, classe 1999, svincolato
Mattia Lavarini, difensore, classe 2000, svincolato
Alessandro Mattia Frinzi, difensore, classe 1998, svincolato
Luca Cortese,
centrocampista, classe 2002, svincolato
Matteo Cortese, attaccante, classe 2002, svincolato
Bruno Calabrese, difensore, classe 2001, svincolato
Filippo Strada, attaccante, classe 1997, al Delta Porto Tolle

Le ultime cinque partite:

Sona-Crema 1-1 (4’ pt Duguet per il Sona; 21’ st rig. Ferrari per il Crema)
Sona-Breno 0-2 (13’pt Melchiori, 18’ st Brancato)
Caravaggio-Sona 2-2 (25’ pt rig. Lamesta, 16’ st Messaggi per il Caravaggio; 39’ st aut. Gritti, 45’ st Zingertas per il Sona)
Sona-Seregno 0-2 (15’ st Alessandro, 25’ st Tentoni)
Real Calepina-Sona 0-1 (31’ st rig. Gerevini)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

IL MATCH DI ANDATA SCOPRI L’AVVERSARIO

Marini: le ambizioni si fondono con la società

L’intervista al preparatore atletico: “La conoscenza professionale, la voglia di crescere e di migliorarsi sono le caratteristiche del preparatore”

Alla seconda stagione con la società gardesana, Nicola Marini è un punto fermo della società, il quale si è ottimamente integrato con gli altri membri dello staff nonché con Mister Florindo e con i giocatori; d’altronde, l’ottima integrazione e la collaborazione tra le varie figure dello staff è uno dei fiori all’occhiello del Desenzano Calvina, di cui andare fieri.

Buongiorno Nicola. Qual è la settimana-tipo di lavoro al Desenzano Calvina?
“Cerchiamo di integrare i lavori e di renderli più uniti possibili tra la preparazione fisica e quella tecnico-tattica. Solitamente il martedì facciamo un lavoro differenziato a seconda di chi ha giocato e chi no, il mercoledì puntiamo di più sulla forza, al giovedì invece lavora il mister in vista della partita mentre il venerdì è il giorno che preferisco, perché viene dedicato all’agility e quindi viene messa in campo la mia conoscenza. Infine al sabato ci si dedica solo ad un po’ di rapidità”.

I giocatori la seguono e la ascoltano?
“Si, fortunatamente ho un ottimo rapporto con tutti vista anche l’età simile. C’è molto rispetto per la mia figura, e la cosa è reciproca. Sono dieci anni che alleno e ho vissuto diverse situazioni, questo mi aiuta molto anche per fornire la giusta sicurezza e dare certezze in ciò che propongo”. 

Quanto è importante la collaborazione e l’interazione con l’allenatore? E con gli altri membri dello staff?
“Direi fondamentale, nel calcio di oggi non si può più pensare di dividere l’allenamento in compartimenti stagni, deve esserci un filo conduttore. Personalmente punto molto a far capire l’importanza delle esercitazioni, la grandezza del campo, il volume del lavoro, la durata, a seconda di quello che andiamo a ricercare, integrando quello che propone l’allenatore”.

Il modo di lavoro cambia in base agli avversari che di volta in volta si incontrano?
“Noi dobbiamo rispettare la nostra identità, spero sempre siano gli altri a doversi adattare a noi. La nostra intenzione è quella di gestire e giocare la partita secondo la nostra identità di base”.

Come vive la partita un preparatore atletico da bordo campo?
“Divido la partita in sei/quindici, vale a dire in tre diversi momenti per ogni tempo di gioco e cerco di guardare quello che gli altri notano di meno, ad esempio come si arriva sulle seconde palle piuttosto che la gestione del pallone mentre è praticamente impossibile stabilire quanto ha corso un giocatore senza l’ausilio di un supporto come il gps, che utilizziamo molto spesso”.

Capita, a volte, di dare il “via libera” a giocatori non ancora del tutto recuperati fisicamente: su cosa si basa questa decisione?
“In Serie A un giocatore rappresenta un costo e deve rendere anche in base a quello. In generale, però, cerchiamo di applicare ciò che dice la letteratura scientifica inerente i tempi e le modalità di recupero, a seconda del tipo di infortunio subito”.

Il lavoro sul campo è importante ma la ricerca scientifica, sotto forma di conoscenze, come la definisce?
“Indispensabile, se non studi non puoi fare questo lavoro. Cerco di leggere il più possibile, ad esempio sul pullman quando ho un pochino di tempo libero per capire cosa c’è di nuovo. Ogni qualvolta che leggo qualcosa di nuovo mi sembra di non conoscere niente. Ma il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi”.

Un buon preparatore dovrebbe possedere, di base, tre fattori: gestione della conoscenza, gestione degli ambienti e autogestione. Si ritrova in questo?
“Si, assolutamente si, è in linea con quanto penso e credo anche io”.

Esistono altri fattori oltre ai sopra citati? Se si, quali?
“La più grande capacità è quella di far credere ai giocatori che quello che si sta proponendo sia il massimo per loro, in special modo se proponi qualcosa di diverso da quello che si fa abitualmente. Allenare è una scienza ma anche un’arte, bisogna avere tante conoscenze perché solo queste ti forniscono la giusta sicurezza nel lavoro”.

Quali sono le principali difficoltà?
“Capire quando un giocatore è allenato oppure non lo è, se si sta allenando troppo oppure troppo poco. Non avendo strumenti di alto livello che possono vantare solo le squadre di Serie A, ci basiamo sulle sensazioni che ci riportano i giocatori e su quello che vediamo noi”.

C’è stato un preparatore atletico che ha preso a modello?
“Sono amante sia del modello spagnolo per quanto concerne il lavoro sul campo che di quello inglese per gli esercizi in palestra, queste due metodologie di lavoro mi hanno influenzato molto. Se poi proprio devo fare un nome, secondo me in Italia il numero uno è Alberto Andorlini, in passato preparatore dell’Inter”.

Quanto contano i social network nel suo lavoro?
“Purtroppo contano anche se a me non piacciono molto, ho una pagina Instagram ma non pubblico molto; leggo tanto e penso ci siano preparatori veramente bravi, migliori di me, e anche loro pubblicano poco, dando più importanza alla stesura di libri. Sono pochi coloro i quali pubblicano sui social concetti di alto livello, penso ad esempio a Alberto Pasini, attuale preparatore dell’Atalanta”.

Come si trova al Desenzano Calvina? Cosa rappresenta per Lei?
“Mi trovo molto bene, la società è serissima, sicuramente la più seria in cui sono stato. Si respira la possibilità di fare calcio a livelli anche più alti seppur ci vuole tempo ma si percepisce che l’ambizione è quella ed è in linea anche con la mia”.

Oltre ai calciatori, lavora anche esternamente?
“Si, ho il mio studio che si chiama NM Recovery Performance a Castiglione delle Stiviere dove passo tutto il mio tempo ad eccezione degli allenamenti della squadra. E per chi volesse, ho anche il profilo Instagram”.

Stefano Benetazzo