Calcio Femminile Desenzano Calvina, parte la stagione

Con la presentazione della squadra Under 15, anche le donne entrano a far parte della famiglia agonistica gardesana. Iscrizioni ancora aperte.

Le ragazze del Calcio Femminile biancoazzurro sono state presentate domenica scorsa in una breve cerimonia inaugurale al Centro Maraviglia di via Durighello a Rivoltella.

La convinzione e l’entusismo delle ragazze è stato davvero esemplare, purtroppo in una cornice di pubblico che non ha potuto essere ecclatante per le disposizioni imposte dalle normative anti-covid.

Il gruppo ha dimostrato si è presentato alla città di Desenzano e ha svolto sotto l’attenzione di video operatori e fotografi, una sfilata fino a centrocampo presentate una a una. Poi le ragazze hanno sostenuto un allenamento scaturito poi in una partita a ranghi misti.

Di seguito il video e la la fotogallery della presentazione di domenica scorsa.

Fai scorrere la fotogallery e clicca sulla foto per guardarla in dimensione reale.

Maksymowicz , un polacco tra i pali del Desenzano Calvina

Portiere, classe 2002, proviene dala SPAL dove ha disputato il campionato Primavera

La società Calcio Desenzano Calvina ha un nuovo portiere, si tratta di Damian Maksymowicz, polacco, classe 2002.

Damian Maksymowicz nasce il 16 Gennaio 2002 a Bialystok (Polonia) e intraprende l’attivita agonistica in Italia nel 2017 quando viene tesserato dalla SPAL.
Con la squadra ferrarese Maksymowic gioca nella giovanile Allievi e nella stagione passata alla squadra Primavera.

Maksymowic vanta anche una presenza nella nazionale polacca Under 16, convocato dall’allenatore Przemyslaw Malecki ha disputato il 29 Maggio 2018 una gara contro i pari età dell’Ungheria.

Il neo desenzanese è già a disposizione di mister Florindo per l’allenamento di oggi martedì 15 Settembre.

Juniores Desenzano Calvina fa acqua alla prima uscita

In campo per soli 45 minuti prima che le condizioni metereologiche imponessero lo stop, ma la squadra di Ugolini fatica contro il Sirmione

La squadra Juniores del Desenzano Calvina, stecca la prima uscita in condizioni meteo improponibili, ma senza nulla togliera ai meriti del Sirmione che al momento dello stop era avanti 4-1.

Mister Ugolini prova l’assetto tattico più congeniale dopo 15 giorni di preparazione. Un 4-3-2-1 che vede Rossetti tra i pali e la coppia Lelo-Lesioli difensori centrali, Llapushi e Treccani esterni di contenimento rispettivamente a sinistra e a destra. Balduchelli a centrocampo come play maker con Ricciardi e Guarisco interni, mentre le due mezzepunte Uzeir e Malgarise lavorano dietro Salamini punta centrale.

L’inizio della sfida amichevole mette subito i biancoazzurri di mister Ugolini in difficoltà che si schierano controvento e si trovano subito sotto di un gol per un rigore assegnato dal direttore di gara per un fallo di Balduchelli su Mancini che Malangone trasforma. Tutto questo dopo nemmeno un giro di lancette.

La reazione immediata della squadra desenzanese troverebbe subito i frutti sul rovesciamento di fronte, ma il gol da azione di calcio d’angolo di Salamini viene giustamente annullato per posizione di off-side.

La squadra di mister Ugolini interpreta però malissimo l’approccio alla gara e subisce più del consentito la condizione meteo, in più la difesa ancora non al meglio, subisce due gol evitabili. Prima accusa un pallonetto da Malangone e poi fa harakiri con un autogol su pallone a spiovere in area.

Nel secondo tempo con il vento a favore, la squadra di Ugolini trova maggior dimestichezza sul gioco, realizza il gol del 3-1 con Salamini che si procura un rigore che poi lui stesso trasforma, ma subisce un contropiede ancora da Malangone che sfrutta al meglio un pallone che si ferma su una pozzanghera per il 4-1 del Sirmione.
A quel punto la pioggia si scatena sul terreno di gioco e non vale più la pena di continuare.

“Una prima uscita nata male per le condizioni meteo e finita peggio perché non ho potuto vedere tutti all’opera – dichiara Massimo Ugolini al momento della sospensione – siamo una squadra completamente nuova che oggi ha faticato molto ad interpretare bene le condizioni del campo e meteorologiche. C’è dunque ancora molto da lavorare: sono felice di come i ragazzi hanno interpretato i calci piazzati contro una squadra molto più fisica della nostra e per il numero di occasioni create. Malissimo invece la fase di non possesso“.

Di seguito il video delle fasi salienti della partita:

Settore giovanile, variazione orari per iscrizioni

Al fine di evitare assembramenti per la sicurezza anti-covid, l’accesso alla segreteria sarà scaglionato per annate

Per evitare assembramenti nel tunnel dello Stadio “Tre Stelle – Francesco Ghizzi”, la società Desenzano Calvina comunica che per poter gestire al meglio l’afflusso delle persone per le iscrizioni al settore giovanile stagione 2020/2021, subisce da oggi alcuni cambiamenti.

  • Mercoledì 19 Agosto segreteria aperta per le iscrizioni dei ragazzi delle annate 2004 e 2005,
  • Venerdì 21 Agosto apertura alle iscrizioni per i ragazzi nati nel 2006 e 2007.
  • Lunedì 24 Agosto potranno iscriversi i ragazzi nati nel 2008,
  • Martedì 25 Agosto i ragazzi nati nel 2009,
  • Mercoledì 26 Agosto segreteria aperta per le iscrizioni dei ragazzi del 2010,

Inoltre nelle giornate di Giovedì 27 e Venerdì 28 Agosto saranno accettate le iscrizioni dei ragazzi che non hanno potuto presentarsi nei giorni stabiliti per la loro annata.

Le iscrizioni per la Scuola Calcio (annate dal 2011 in poi) avranno inizio a partire da Lunedì 31 Agosto pv.

L’orario della segreteria dello Stadio “Tre Stelle – Francesco Ghizzi” resta invariato dalle ore 16:30 alle ore 19:30

Juniores, raduno e primo allenamento a Desenzano

Sotto l’attenta visione di mister Ugolini e del suo staff tecnico, la prima squadra del settore giovanile inzia il lavori in vista del Campionato Nazionale Under 19

Raduno, test e primo allenamento oggi, lunedì 17 Agosto, al Centro Sportivo Maraviglia di Via Durighello a Rivoltella di Desenzano.
La formazione Juniores (classi 2002-2003-2004) del Desenzano Calvina agli ordini dell’allenatore Massimo Ugolini, coadiuvato dal Vice Alberto Felchircher, dal preparatore dei portieri Maurizio Zaglio e dal preparatore atletico Umberto Margonari, sosterrà allenamenti giornalieri per due settimane dal lunedì al sabato con sedute mattutine ad eccezione del giovedì dove è previsto un doppio allenamento.

A completare lo staff della Juniores del Desenzano Calvina i dirigenti Nicola Chiari, Alfonso Faccioni, Matteo Alberti e il fisioterapista Gilberto Vignola.

Di seguito i ragazzi convocati per il raduno.
PORTIERI: Andrea Carzieri, Mattia Magri e Stefano Rossetti.
DIFENSORI: Alessandro Alberti, Nicolò Lesioli, Alessio Liapushi, Mattia Mazzurega, Lelo Shpetim, Domenico Sicilia, Gabriele Silva, Nicolas Sposato e Luca Treccani.
CENTROCAMPISTI: Eugenio Balducchelli, Carlos Caracas, Davide Chiari, Loris Dimitrov, Pietro Guarisco, Alessandro Iossa, Bruno Moio, Egidio Offreda, Gerardo Ricciardi, Stefano Tosi, Ahmed Uzeir.
ATTACCANTI: Marco Bettegazzi, Omar Bouardi, Andrea Franzolin, Nicola Malgarise, Luca Salamini.

Il Campionato Nazionale Juniores, prenderà il via il 10 Ottobre.

Michele Florindo, un trascinatore per Desenzano Calvina

Il passato e il presente in una intervista all’allenatore biancoazzurro confermato per il secondo anno alla corte di Roberto Marai

Un inizio di stagione come quello della Calvina 2019/2020, nessuno se lo sarebbe mai aspettato: sei partite, zero punti. Poi la decisione da parte della proprietà di porre rimedio. E anche alla svelta. La Calvina è in piena zona retrocessione, con poche speranze di risalire nonostante la rosa importante. Spunta il nome di Michele Florindo, un giovane allenatore che negli ultimi tre anni si pone all’attenzione sfiorando i playoff a Este e nei due anni successivi all’Adriese con i playoff e un campionato perso di pochissimo. Sulla panchina della Calvina, l’allenatore rodigino si fa conoscere nel giro di 90 minuti, tanti gliene bastano per portare nel carniere della società di Roberto Marai i primi tre punti del campionato. Alla fine i punti sono 41 in 19 partite. Michele Florindo inverte così la rotta grazie alla propria qualità e a giocatori di grande spessore venuti a dargli una mano in corsa, come Boldrin, Boreggio e Mauri, oltre chiaramente a un Del Carro veramente strepitoso.

Per la nuova stagione agonistica, il Presidente Marai ed il Ds Eugenio Olli gli confezionano una squadra competitiva e mister Florindo, dopo appena una settimana di ritiro al “Ghizzi-Tre Stelle”, non vede l’ora di cominciare: “Non possiamo nasconderci dietro un dito – ammette l’allenatore – abbiamo un’ottima rosa e abbiamo tutti gli elementi per essere protagonisti“.

Ma come nasce mister Florindo agli arbori del suo rapporto con il calcio?
Sono uscito dal settore giovanile dell’Adriese – ci racconta il trainer biancoazzurro – a quel tempo militava in serie D, poi dopo cinque campionati in prima squadra, sono andato al Padova dove ho segnato la mia prima esperienza nei professionisti

Quanti anni aveva?
Ne avevo 22 e poter già giocare come punto fermo in C1, mi sono reso conto che potevo dire qualcosa come calciatore. Infatti da lì ho intrapreso un percorso che mi ha portato a giocare a L’Aquila, a La Spezia, a San Marino, a Caserta, a Matera. Sono rimasto in quel mondo fino all’età di 33 anni”

Però ha smesso giovane, aveva già in mente un futuro come allenatore oppure si era semplicemente stancato di fare il calciatore?
Avevo smesso di cercare squadre importanti, ero diventato papà e quindi ho preferito rimanere vicino a casa. A San Donà di Piave però, ho subito un brutto infortunio che mi ha costretto a smettere presto

E’ quindi partita da qui la scelta di rimanere nel mondo del calcio come allenatore?
Ci pensavo già da tempo. Man mano passavano gli anni cominciavo a studiare il calcio in maniera diversa. Durante gli ultimi periodi da calciatore mi scrivevo un sacco di appunti perchè già vedevo in me un futuro da allenatore. Poi ho colto subito l’opportunità, mi sono infortunato a Gennaio e a Giugno dello stesso anno ho cominciato ad allenare

Dove esattamente?
Con la Piovese in Eccellenza. Sono passato in sei mesi dal campo alla panchina

E poi?
Sono andato a Este dove ho allenato due anni, poi Adriese fino all’anno scorso quando sono subentrato alla Calvina

Ma la scelta di allenare è stata dettata dall’ambizione o solo per il puro divertimento di restare nel mondo del calcio?
Premetto che tutto quanto è inerente al calcio mi piace davvero, però essendo un competitivo di natura, quando ho iniziato l’ho fatto pensando di arrivare al più alto livello possibile

Si definisce competitivo di natura. Non trova un po’ curioso per il suo carattere accettare l’incarico dalla Calvina ultima in classifica dopo sei giornate con zero punti?
Il merito più grande che mi attribuisco da solo (ride ndr) nella cavalcata che ci ha portato a chiudere al terzo posto, è stato quello di accettare l’incarico con quella situazione di classifica. Mi sono sempre dedicato allo studio delle altre squadre e dei calciatori che non alleno io, quindi conoscevo l’organico della Calvina e sapevo che non poteva avere quel tipo di risultato. In più molte persone mi hanno parlato benissimo della proprietà. La reputo oggi la miglior scelta fatta da quando alleno

Ma qualcuno le aveva sconsigliato di venire alla Calvina?
Si in tanti. Arrivavo da un quinto posto prima e successivamente un secondo posto, quindi accettando un incarico di quel tipo ho spiazzato tutti. Ma io sapevo che si sarebbe potuto lavorare bene e recuperare il terreno perso

Lei da calciatore ha giocato nel ruolo di difensore, da allenatore ha ribaltato il suo punto di vista e si reputa più offensivista. Sono punti di vista diversi a seconda del ruolo che occupa?
Per natura non sono un attendista, mi piace andare ad affrontare gli avversari e cerco sempre di dare questo tipo di idea alla mia squadra. E’ anche vero che la fase difensiva la curo molto visto che le mie squadre hanno sempre preso pochi gol. Di contro ne abbiamo anche sempre fatti tanti

Quindi è una questione di equilibrio?
“Si, difendersi va bene, ma occorre anche avere coraggio di andare avanti con un uomo in più e senza paura di giocare uomo contro uomo”

Lei è un allenatore giovane, le capita ancora di allenare giocatori più vecchi di lei. Come si comporta in questi casi?
“Come allenatore ho sempre cercato il confronto con tutti. Però per poter fare la differenza devo anche saper ascoltare il gruppo e il singolo. Insomma, aprirsi per quelle piccole esigenze che possono diventare le carte vincenti. Poi in base a questo vado a costruire quello che è il lavoro di squadra. E’ normale poi che io mi confronti in un contesto dove, nel massimo rispetto, decido sempre io pur mettendomi alla pari di tutti”

Ci presenti il suo staff con un aggettivo per ognuno di loro.
“Gianluca Rocelli è il preparatore dei portieri, lavoriamo insieme da cinque anni. E’ la mia parte riflessiva, ovvero quello che mi apre al ragionamento.
Christian Bodini è il fisioterapista, un aggettivo giusto per lui è essere equilibrato. Non è mai fuori dai modi anche quando è seccato, si approccia sempre con il sorriso sul volto.
Mattia Broli, è il nutrizionista, è la novità di quest’anno. E’ giovane ed è il primo anno che si trova in questo contesto. Lo definirei il nuovo che avanza.
Nicola Marini è il preparatore atletico, lui è la professionalità. Lui vede il calcio da un punto di vista quasi maniacale, ha un modo di lavorare attento e preciso in qualsiasi tipo di lavoro che andiamo a sviluppare”

Una parola anche per il Team Manager?
“Diego (Bandera ndr) lo definirei il cementificatore di tutta questa società.
Nei vari momenti di difficoltà durante il periodo nero della scorsa stagione, riusciva sempre ad avere la parola giusta per tutti per riuscire a farci rimanere sempre tutti compatti”

Entriamo nella sua sfera privata. E’ sposato?
“Convivo con Clara, la parte più importante del Florindo-Allenatore. Parliamo molto perchè la reputo una persona molto intelligente e capace nei rapporti umani ed è l’anima che mi completa. Abbiamo tre bambini: Cristiano che farà 8 anni a Gennaio e due gemelli che si chiamano Lorenzo e Matilde, compiranno 6 anni a Novembre.
Abitiamo a Cervarese Santa Croce, un paese sui Colli Euganei in provincia di Padova”

Conta di stabilirsi a Desenzano o fare il pendolare?
“Penso di non muovermi da lì, un viaggio al giorno anche se difficoltoso mi consente comunque di vivere al meglio la mia famiglia. Per chi pensa che possa essere stressante, gli dico che forse non ha mai provato l’emozione di essere aspettato a casa dai propri figli, in quel momento passa tutta la stanchezza”

Vorrebbe vedere i suoi figli giocare a calcio?
“Per me il calcio è tutto, mi ha fatto crescere come persona, quindi se un giorno vorranno, non opporrò ostacoli. Ma non lo farò anche se decidessero di dedicarsi ad altri sport, l’importante è che per loro sia fonte di divertimento”.