L’avversario di domenica: il Breno

Il Piccolo Torino della Valcamonica è tornato ai fasti di un tempo, grazie alla lungimiranza di un Presidente attento alle esigenze societarie

Da Mario a Mario. No, non abbiamo sbagliato a scrivere, stiamo dicendo sul serio.

Il Breno è riuscito a ritornare ai fasti di un tempo grazie alla determinazione e all’ottimo lavoro societario del Presidente Mario Cocchi, che ha preso in mano le redini nel 2013; con costanza e un lavoro certosino è riuscito a creare un gruppo compatto, impostando un’ottima organizzazione.

L’altro Mario di cui parlavamo siede invece in panchina dal 2018. Si tratta di Mario Tacchinardi, l’allenatore della squadra che tanto bene ha fatto in questi tre anni. E’ alla prima esperienza in veste di coach ma i risultati ottenuti fino a questo momento sono assolutamente eccellenti.

CAMPIONATO
Il Breno si presenta all’appuntamento di domenica reduce dallo stop forzato dell’Epifania a causa dell’intensa nevicata che ha impedito loro di disputare l’incontro casalingo contro la Real Calepina; sono così due le partite che la formazione di Mister Tacchinardi deve recuperare.
Oltre alla citata, vi è anche l’incontro dello scorso 13 dicembre contro il NibionnOggiono.
Ad oggi, quindi, il Breno in otto partite disputate non ha ancora assaporato il gusto della vittoria; sì, perché fin qui ha collezionato sei pareggi e due sconfitte, mettendo a segno sette reti e incassandone ben dodici.
A questi dati, si aggiungono diciassette ammonizioni ed una espulsione, rimediata dal centrocampista Lorenzo Melchiori per doppia ammonizione nella partita persa 2-0 contro il Seregno.

IL CANNONIERE
Nonostante le sole sette reti segnate, tre di queste portano la firma di Alessandro Triglia, attaccante classe ’88 originario di Pietrasanta, in provincia di Lucca, cresciuto calcisticamente nelle giovanili dello Spezia prima di militare con il Casale e il Voghera in Serie D, che dalle parti di Desenzano del Garda conoscono bene.
Triglia infatti è un’ex della partita, avendo giocato con il Calvina nella stagione 2019-20, dove ha contribuito ad una salvezza in rimonta all’ultima giornata indossando anche la fascia di capitano. Triglia, in quel match contro il Lentigione, si è procurato il rigore – poi trasformato dallo stesso attaccante – del pareggio prima di servire al compagno di squadra Miglio la palla del definitivo 2-1, che ha sancito una vittoria indispensabile per rimanere in Serie D.
“Penso che rimarrà la più bella esperienza della mia carriera, per il gruppo che ho trovato; ho realizzato 22 gol in Eccellenza e 15 in Serie D, sono stato dapprima vice capitano e poi, quando Mauro Moretti ha smesso di giocare a 41 anni, sono diventato capitano” aveva dichiarato pochi mesi orsono lo stesso Triglia ricordando i due anni trascorsi alla Calvina.
A queste esperienze, nel curriculum trovano posto anche quelle con il Forte dei Marmi, Monselice, Castelsangiorgio e Rigamonti Castagneto in Eccellenza.

L’ALLENATORE
Un passato da calciatore nel ruolo di centrocampista e poi l’inizio in veste di allenatore.
Mario Tacchinardi, solo omonimo con il più famoso Alessio, nato a Codogno nel 1982, ha alle spalle una carriera quasi ventennale passata sui rettangoli verdi, dove spiccano in special modo le esperienze con la Cremonese, il Pizzighettone, il Pergocrema e il Crema. In totale, ha collezionato 230 presenze in Serie C e cento in Serie D.
Appese le scarpette al chiodo, Tacchinardi ha intrapreso la carriera da allenatore, con una breve parentesi nelle giovanili del Torrazzo prima di approdare sulla panchina del Breno, dove siede dalla stagione 2018-’19 e, visto l’ottimo lavoro effettuato, è stato riconfermato anche per i successivi due anni.

LA STORIA
Filippo Tassara e l’Avvocato Giovanni Gheza, assieme ad alcuni volontari locali, nel 1946 fondarono l’Unione Sportiva Breno, nato sulle ceneri di un sodalizio risalente agli anni Venti partecipando, per i primi due anni, solo a campionati locali, arrivando comunque dapprima alla promozione in quella che oggi è l’attuale Serie D e successivamente ad un passo dalla Serie C, chiudendo il campionato al secondo posto alle spalle del Lecco.
A cavallo degli anni Cinquanta avviene il salto in Promozione, al culmine di una stagione di altissimo livello che porta il Breno ad ottenere anche dieci vittorie consecutive, tali da essere definito il “Piccolo Torino della Valcamonica” addirittura da “La Gazzetta dello Sport”.
Da qui facciamo un grande balzo in avanti, fino ad arrivare al 1989-’90 quando la società vince il campionato di Promozione nonché la Coppa Italia Dilettanti, che la proietta in Serie D dove però vi resta per poco tempo.
Retrocessioni, problemi societari e tre rifondazioni segnano non poco il Breno, il quale cessa l’attività il 25 giugno del 2012, cedendo il titolo sportivo attraverso la fusione con il Maclodio, rimanendo quindi inattiva per la successiva stagione.
Fortunatamente si è trattato solo di una brevissima parentesi, perché nel 2013 la società viene rifondata, assumendo il nome di ASD Breno Futura, la cui presidenza è assunta dal ragioniere Mario Cocchi, il quale sta fornendo un forte impulso e un’ottima organizzazione per continuare a mantenere alto il nome del Breno nel presente e nel futuro.

ROSA (età media 21 anni e 8 mesi)
Portieri: Lollio Bruno (2002) – Serio Marco (1991) – Tota Simone (2002)
Difensori: Baccanelli Fabio (2001) – Baltrunas Zygimantas (2002) – Carminati Alberto (1999) – Morandini Marco (2002) – Ndiour Ibrahima (2000) – Nolaschi Luca (2001) – Pelamatti Mattia (2002) – Rossi Nicola (1994) – Tagliani Massimiliano (1989) – Testa Luca (2002)
Centrocampisti: Bellicini Luca (2002) – Boldini Giuseppe (1998) – Brancato Daniele (1994) – Galati Dennis (2001) – Lordkipanidze David (2001) – Manzoni Paolo (2001) – Melchiori Lorenzo (1996) – Mondini Gabriele (2000) – Sorteni Elia (1997) – Szafran Lucas (1996)
Attaccanti: Braidich Fabio Dario (1998) – Cinque Lorenzo (1991) – Libertazzi Alberto (1992) – Stefani Matteo (2003) – Tanghetti Daniele (1999) – Triglia Alessandro (1988) – Trovadini Andrea (2002)
Allenatore: Tacchinardi Mario (1982)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

Un fischietto rosa per il derby Desenzano-Breno

Sarà la Sig.ra Ilaria Bianchini di Terni a dirigere l’incontro valido per la 11^ giornata di campionato

Domenica 10 gennaio il Desenzano Calvina, reduce dal pirotecnico pareggio in rimonta di mercoledì per 3-3 contro il Crema, ospita il Breno allo stadio “Tre Stelle”.

Il fischio d’inizio è fissato per le ore 14.30 e ad arbitrare l’incontro sarà la Signora Ilaria Bianchini della sezione di Terni, assistita dai Sigg. Ares Beggiato di Schio e Alberto Callovi di San Donà di Piave.

In questa stagione il direttore di gara ha arbitrato sei incontri: Marignanese Cattolica 1923-Aglianese Calcio 1923 1-2, Roma Calcio femminile-Orobica Calcio Bergamo 2-0, Campodarsego-Luparense 0-2, Atletico Terme Fiuggi-Atletico Calcio P.S. Elpidio 3-0, Lazio Women-Pomigliano Calcio Women 3-1 e Calcio Chieri 1955-Castellanzese 1921 1-1. Ha estratto diciassette volte il cartellino giallo e una volta il cartellino rosso.

E’ la prima volta in carriera che Ilaria Bianchini incrocia sia il Desenzano che il Breno.

E’ anche la prima volta in stagione, sia per il Desenzano Calvina che per il Breno, che un arbitro donna incrocia le due squadre.

credits: Stefano Benetazzo

Pirotecnico 3-3 del Desenzano Calvina a Crema

Emozioni, gol, carattere, determinazione e caparbietà, contro la capolista. Tre volte in svantaggio i gardesani riacciuffano il pari e nel finale (in dieci) sfiorano il colpaccio

“La partita è stata una delle più belle disputate in questo campionato, con contenuti tecnici elevatissimi e con reti di pregevole fattura; non si vedono tutte le volte questi gol in Serie D”.
Prendiamo le parole di Mister Michele Florindo per commentare la partita tra il Crema e Desenzano Calvina, terminata con uno spettacolare 3-3 e se non fosse per il tocco sotto misura di Franchi negli ultimissimi minuti di gioco finito sopra la traversa, per i gardesani ci sarebbe potuto scappare anche il bottino pieno.
Un pari che per il Desenzano può valere quasi quanto una vittoria perché oltre ai gol di pregevole fattura, si sono viste tutte le caratteristiche che l’allenatore biancazzurro sta plasmando alla sua squadra, e questo rappresenta un bel segnale in vista del derby di domenica contro il Breno, oggi spettatore dato il rinvio del match casalingo contro la Real Calepina causa intensa nevicata.

TABELLINO
CREMA 1908 – DESENZANO CALVINA 3-3 (pt 1-1)
RETI: 14’ pt Ferrari (C), 21’ pt Recino (D), 4’ st Ferrari (C), 10’ st Mauri (D), 25’ st Poledri (C), 33’ st Franchi (D)
CREMA 1908 (4-3-3): Pennesi; Mapelli, Viviani, Gerevini, Russo; Laner (23’ st Bignami), Mandelli, Poledri; Campisi (23’ Dell’Aquila), Ferrari (38’ st Salami), Bardelloni. A disposizione: Ziglioli, Stringa, Forni, Ruscitto, Otabie, Cocci. Allenatore: Andrea Dossena
DESENZANO CALVINA (3-5-2): Sellitto; Missaglia, Ruffini M., Sorbo; Zanolla (26’ st Chiari), Cazzamalli (29’ st Crema), Mazzotti, Perotta, Ruffini L.; Recino (20’ st Franchi), Mauri. A disposizione: Bolzoni, Ricciardi, Pellegrini, Franzoni, Carraro, Gubellini. Allenatore: Michele Florindo
ARBITRO: Gabriele Restaldo di Ivrea, assistenti Matteo Lauri di Gubbio e Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto
AMMONITI: 23’ pt Missaglia (D) per gioco scorretto, 30’ Mandelli (C) per gioco scorretto, 33’ Gerevini (C) per gioco scorretto, 20’ st Bardelloni (C) per gioco scorretto, 34’ st Ferrari (C) per gioco scorretto, 38’ st Franchi (D) per gioco scorretto, 42’ st Ruffini M. per gioco scorretto, 45’ st Andrea Dossena (allenatore Crema) per proteste
ESPULSO: 15’ st Missaglia (D) per doppia ammonizione
CORNER: 7-6 in favore del Crema
RECUPERO: 1’ + 4’

CRONACA
Il Desenzano prende subito il pallino del gioco, cercando di imporre il proprio palleggio e di creare dei pericoli alla capolista, tant’è vero che il primo pericolo è creato proprio dai gardesani al 4’, con la punizione di Recino dal limite dell’area deviata in angolo da Laner.
Il Crema gioca con tranquillità e senza fretta, trovando il gol del vantaggio dopo quattordici minuti con un bel tiro a giro di Nicola Ferrari dal limite dell’area, sul quale nulla può l’estremo difensore Sellitto, proteso in tuffo sulla sua sinistra.
La formazione di casa ha la possibilità di raddoppiare due minuti dopo con Campisi ma il tiro dell’attaccante viene respinto ottimamente dal portiere desenzanese in calcio d’angolo.
I biancazzurri non si perdono d’animo e con caparbietà trovano il pareggio con il bellissimo stacco di testa di Recino: un preciso cross dalla destra di Mauri trova il compagno di squadra libero di colpire un pallone che chiede solo di essere indirizzato verso la rete, non prima di aver sfiorato il palo interno. Il pari sembra impaurire i padroni di casa, che rischiano di capitolare dapprima con la buona incursione di Luca Ruffini – bravissimo a cercare Cazzamalli, arrivato però con un attimo di ritardo – ma soprattutto con la bellissima discesa di Mauri sulla destra al 33’ che trova Recino appena dentro l’area di rigore. La conclusione da ottima posizione del numero nove termina alta sopra la traversa.
Ma non finisce qui perché al 41’ è ancora Recino a concludere a colpo sicuro solo davanti alla porta, con Pennesi bravo e reattivo a deviare un gol praticamente fatto.
Prima dell’intervallo c’è spazio anche per un pericolo creato dal Crema, con il colpo di testa di Mapelli sul quale Sellitto non si lascia sorprendere, deviando d’istinto in calcio d’angolo.
Al rientro dagli spogliatoi, dopo soli quattro minuti la squadra di casa ritorna in vantaggio, ancora con un indomito Nicola Ferrari che sorprende il portiere avversario con un preciso colpo di testa sul secondo palo.
Il Desenzano non demorde, non abbassa la testa e continua ad attaccare e a fare il proprio gioco, ritrovando il pareggio al 10’ con un gran diagonale di Mauri, servito splendidamente da un Mazzotti in stato di grazia il quale, da quando è approdato al Desenzano, riesce sempre a mettere in mostra tutte le sue qualità.
La partita è bella, divertente e avvincente, i gardesani controllano e ripartono senza troppi affanni ma, al quarto d’ora, restano in dieci per l’espulsione- causa doppia ammonizione – di Missaglia, che costringe Mister Florindo a modificare l’assetto di gioco: si passa dal 3-5-2 al 4-3-2, con l’abbassamento di Luca Ruffini e Zanolla sulla linea difensiva, spostamento necessario per dare maggiore protezione alla squadra.
L’uomo in meno però non sembra farsi sentire e, anzi, pare ancora di essere in parità numerica visto l’ottima partita disputata anche successivamente al momento dell’espulsione.
Come è normale che sia gli spazi concessi aumentano e, in maniera quasi inaspettata, su uno di questi Poledri trova il varco giusto, al 25’, per concludere in porta con un gran destro a giro che riporta in vantaggio il Crema.
Per tre volte in svantaggio, per tre volte determinato a rimontare: il Desenzano riesce ancora a trovare il gol del pareggio, al 33’ minuto, con una bellissima semi rovesciata di Stefano Franchi – subentrato poco prima a Recino – che festeggia nel modo migliore il proprio compleanno.
Potrebbe andare ancor meglio quando, a un minuto dal 45’, lo stesso Franchi viene servito tutto solo davanti alla porta da Mauri ma il tiro a colpo sicuro termina alto sopra la traversa. Sarebbe stato il colpo del k.o, che avrebbe dato una vittoria quanto mai meritata al Desenzano, mostratosi bello, caparbio e sicuro delle proprie potenzialità e in grado di dominare la partita dall’inizio alla fine, giocando a testa alta contro qualsiasi avversario.

DAGLI SPOGLIATOI
“La partita è stata una delle più belle disputate in questo campionato, con contenuti tecnici elevatissimi e con reti di pregevole fattura; non si vedono tutte le volte questi gol in Serie D” ha commentato l’allenatore gardesano Michele Florindo al termine del match.

A Crema si sapeva sarebbe stato difficile poiché “era un banco di prova importante, nonostante alcune defezioni abbiamo fatto una grande partita, che abbiamo danneggiato rimanendo in dieci e questo è il rammarico più grande perché, in parità numerica e con i cambi che avevo a disposizione, sarebbe potuta andare diversamente e avremmo potuto raccogliere di più”.

Nemmeno il tempo di rientrare al centro sportivo che è già tempo di derby, domenica prossima infatti arriva il Breno e Mister Florindo è già in clima: “Dobbiamo prepararci bene per il derby, ci mettiamo subito al lavoro cercando di mettere insieme una formazione, dal punto di vista dell’atteggiamento, battagliera; terrò conto di questo per mettere in campo la formazione migliore perché in queste partite la componente agonistica è molto importante”.

Due parole anche sui singoli: “Franzoni non era ancora al cento per cento e ho preferito non rischiarlo in vista di domenica, affinché sia pronto per il derby mentre Franchi ha dimostrato di essere tornato e di stare bene, facendosi e facendoci un bel regalo”.

Stefano Benetazzo

L’avversario di mercoledì: il Crema 1908

Una storia ultracentenaria, obiettivi chiari, valorizzazione del settore giovanile e una onorificenza della Stella al Merito Sportivo

La società presieduta da Enrico Zucchi e guidata in panchina da Andrea Dossena sta disputando un campionato di primo livello, che l’ha portata al primo posto in classifica, seppur in coabitazione con altre tre squadre.
Il Crema è una formazione ostica, ben amalgamata e con una rosa di qualità, che sta permettendo ai bianconeri di disputare ottime stagioni.

CAMPIONATO
La capolista del campionato – ma non più in solitaria – dopo la prima sconfitta stagionale rimediata nell’ultimo turno prima della sosta natalizia contro il Calcio Brusaporto, si appresta ad ospitare il Desenzano Calvina sul proprio terreno di gioco.
Il Crema si trova a quota 18 punti, a pari merito con Casatese, Real Calepina e Seregno.
L’andamento in campionato è stato eccellente, viste le cinque vittorie e i tre pareggi conquistati, ai quali si aggiunge per l’appunto l’unica débâcle incassata in casa del Calcio Brusaporto; le reti di Alvitrez e Tomasi hanno impedito al Crema di chiudere l’anno in prima posizione solitaria.
La formazione di Mister Andrea Dossena è una vera macchina da gol, infatti ne ha messi a segno ben 21; nessuno come i bianconeri hanno segnato tanto, se pensiamo che in seconda posizione trovano posto la Casatese e il Seregno, ferme a quota 14.
Segna tanto, come dimostrano i dieci giocatori che hanno realizzato almeno una rete, ma subisce anche qualche gol di troppo: sono 12 quelle incassate, il che fa pensare che in fase difensiva ci sono ancora degli aggiustamenti da fare.
A livello statistico si contano infine diciassette ammonizioni ed una espulsione.

IL CANNONIERE
Emanuele Bardelloni è il giocatore con più gol all’attivo della società cremasca in questo inizio di campionato, con sette reti messe a segno. Punta centrale forte fisicamente (182 cm per 75 kg), è in grado di adattarsi a giocare anche nelle posizioni più esterne.
Nato a Brescia nel 1990 e cresciuto calcisticamente sia nelle rondinelle che nella Sampdoria, Bardelloni ha una lunga carriera alle spalle, iniziata nel 2010: dal Como al Venezia, dall’Andria alla Pergolettese, dal Forlì alla Giana Erminio fino al Trento, società dalla quale il Crema lo ha acquistato nel 2020. Nel suo curriculum trova posto anche l’esperienza con la nazionale Under 16 azzurra.

L’ALLENATORE
La guida tecnica della squadra è una conoscenza del calcio professionistico degli ultimi anni, che risponde al nome di Andrea Dossena.
Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Fanfulla, Dossena ha militato per molti anni in Serie A, riscuotendo discreto successo soprattutto con le casacche di Udinese, Liverpool, Napoli (vittoria della Coppa Italia nel 2011-12, ndr) e Palermo nonché con la divisa della Nazionale, sia Under 20 che maggiore.
Appese le scarpette al chiodo, ha intrapreso la carriera di allenatore proprio nel Crema, approdandovi nel mese di novembre del 2019 al posto di un altro volto noto quale Alessio Tacchinardi.    

LO STADIO
L’impianto, inaugurato nel 1920, è intitolato a Giovanni Voltini, giocatore, dirigente e presidente dell’A.C. Crema dal 5 luglio 1972, un anno dopo la sua scomparsa; è totalmente in erba e può ospitare poco più di 4.000 spettatori.
In questo stadio giocano le loro partite casalinghe sia il Crema che la Pergolettese.

LA STORIA
La Società di Ginnastica Edmondo de Amicis, nata il 9 maggio del 1908 e presieduta dal professor Ottorino Antoniazzi, iniziò la sua attività sostenendo delle amichevoli e partecipando a piccoli tornei contro formazioni lodigiane, milanesi e trevigliesi.
Al termine della seconda guerra mondiale la squadra si tolse qualche soddisfazione, giocando tre stagioni in Serie B anche grazie alla presenza in rosa del campione del mondo nonché capitano Renato Olmi.
Dopo alti e bassi sotto forma di promozioni e retrocessioni, il 1 luglio del 2014 l’attuale A.C. Crema 1908 viene acquisita dal Presidente Enrico Zucchi il quale annuncia un piano triennale che prevede il ritorno in Serie D nella stagione 2016-17, obiettivo ampiamente raggiunto. A questo si aggiunge la creazione di Crema Academy, nata per sviluppare il settore giovanile attraverso istruttori qualificati e di primo livello.
Il Crema 1908 inoltre è anche una delle poche società cremasche ad aver meritato l’onorificenza della Stella al Merito Sportivo del CONI, una grandissima soddisfazione sia a livello agonistico che societario.

ROSA (età media (22 anni e 6 mesi)
Portieri: Ghidini Mirco (2003) – Pennesi Mirko (1989) – Ziglioli Luca (1994)
Difensori: Adobati Fabio (1988) – Baggi Alessandro (1994) – Biglietti Lorenzo (2001) – Dell’Aquila Marco (2001) – Forni Filippo Maria (1999) – Gerevini Riccardo (2000) – Otabie Bernard (2002)
Centrocampisti: Bignami Nicolò (2002) – Cariello Francesco (1998) – Guercio Davide (2001) – Laner Simon (1984) – Macalli Mattia (2002) – Mandelli Andrea (1997) – Mapelli Matteo (1997) – Pepe Alessandro (2001) – Poledri Manuel (2000) – Ruscitto Matteo (2002) – Viviani Matteo (2003)
Attaccanti: Bardelloni Emanuele (1990) – Campisi Stefano (2001) – Cocci Davide (2003) – Ferrari Nicola (1983) – Lekane Willian (1997) – Rossi Davide (1992) – Russo Francesco Pio (1999) – Salami Alessandro (2001)
Allenatore: Dossena Andrea (1981)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo

Il Desenzano cala il poker: 4-1 alla Tritium

Tenace, coriaceo, grintoso e determinato fin dal fischio d’inizio. Il Desenzano Calvina diverte e si diverte contro la Tritium

Mette a segno un poker di reti che le permette di risalire la classifica e prepararsi al meglio alla sfida contro la capolista Crema, dopo la sosta natalizia.
Partita quasi interamente a senso unico quella andata in scena tra le mura amiche del “Tre Stelle”, in una giornata che rispecchia perfettamente la stagione invernale ma che ha saputo scaldare i cuori di tifosi e società gardesani, i quali hanno potuto assistere ad una prova eccellente, caratterizzata da tre gol nella prima frazione di gioco grazie alle reti di Turlini, Recino e Cazzamalli che hanno indirizzato una partita mai in bilico, decisamente sbilanciata a favore del Desenzano, bravo a gestire i secondi 45 minuti senza mai smettere di attaccare. Prova ne è il quarto gol siglato da Mauri su un netto calcio di rigore assegnato dal direttore di gara per fallo di Zanellato su Recino.
Il gol della bandiera trezzese, siglato da Della Volpe nei minuti finali, non crea rammarico all’allenatore Florindo: “Avevamo messo in conto di poter subire una rete, ma io sono più soddisfatto di aver fatto esordire un giocatore classe 2003 e il nostro portiere polacco” subentrato a Sellitto a partita ormai in cassaforte.

TABELLINO
DESENZANO CALVINA – TRITIUM 4 – 1 (pt 3 – 0)
RETI:17’ pt Turlini (D), 36’ pt Recino (D), 43’ pt Cazzamalli (D), 12’ st Mauri (D) su rigore, 39’ st Della Volpe (T) DESENZANO CALVINA (3-5-2): Sellitto (42’ st Maksymowicz); Zanolla (14’ st Perotta), Ruffini M., Sorbo; Turlini, Cazzamalli, Mazzotti, Pellegrini, Ruffini L.; Mauri, Recino (26’ st Gubellini). Non entrati: Missaglia, Mazzurega, Carraro. Allenatore: Michele Florindo
TRITIUM (3-5-2): Zanellato; Bertaglio, Gritti (23’ st Della Volpe), Caferri Leo. (23’ st Aquilino); Caferri Lo., Motta, Forlani, Alde’ (1’ st Zulli), Raffaglio (29’ pt Mari); Valente (23’ st Zani), Persone’ . Non entrati Miori, Lolli, Guerrini, Colleoni. Allenatore: Omar Nordi
ARBITRO: Dylan Marin di Portogruaro, assistenti Emanuele Zoccarato di Padova e Pier Guido Morsanuto di Portogruaro
AMMONITI: Pellegrini (Desenzano Calvina)
CORNER: 12-4 in favore del Desenzano Calvina

CRONACA
Ottima partenza del Desenzano Calvina che fin dal fischio d’inizio dimostra voglia e determinazione per raggiungere una vittoria che manca da troppo tempo.
All’11’ un corner corto calciato dalla sinistra del portiere viene allontanato senza non poche difficoltà da Persone’.
I gardesani spingono sull’acceleratore sfiorando il vantaggio al quarto d’ora con il tiro di Marco Ruffini, parato facilmente dal portiere avversario Zanellato il quale però si fa trovare impreparato un minuto dopo sul cross da sinistra di Turlini che termina la sua corsa in rete per il vantaggio casalingo.
E’ la prima volta da inizio stagione che il Desenzano mette a segno una rete nella prima frazione di gioco e, ça va sans dire, risulta essere di buon auspicio.
Successivamente, al 20’, un grande Luca Ruffini tenta la conclusione non inquadrando però lo specchio della porta. Il centrocampista gardesano prova anche a servire qualche assist vincente, ma il pallone ricevuto da Mauri al 26’ non viene sfruttato al meglio dall’attaccante.
Prova a farsi vedere in fase offensiva anche la Tritium con Lorenzo Caferri, ma la conclusione del difensore avversario viene intercettata da Sellitto e l’occasione sfuma.
Si tratta dell’unica conclusione degna di nota dei trezzesi nel primo tempo, caratterizzato interamente dalle folate del Desenzano Calvina che trova il raddoppio al 36’, quando Mazzotti serve un bellissimo pallone in profondità a Recino, bravo a resistere alla carica dei difensori e a insaccare alle spalle di Zanellato.
Poco prima dell’intervallo c’è spazio anche per la terza rete, firmata da Cazzamalli: il calcio d’angolo dalla destra di un immenso Mazzotti viene intercettato dal difensore il quale, di testa, deposita il pallone in rete.
La ripresa riparte con un solo avvicendamento, nelle file della Tritium, con l’inserimento di Zulli al posto di Aldè.
Gli ospiti cercano di rientrare in partita e per poco non ci riescono, con il calcio di punizione di Valente dal limite dell’area che colpisce la parte alta della traversa.
La formazione di casa non si scompone, continuando a percorrere la propria strada che la porta a sfiorare la quarta rete prima con una strepitosa giocata di Mauri – ottimamente servito ancora da Luca Ruffini – sulla quale Zanellato compie un vero e proprio miracolo e successivamente con il colpo di testa di Mazzotti deviato in calcio d’angolo e ancora con la spizzata di Cazzamalli che lambisce la traversa.
L’appuntamento però è solo rimandato perché al 12’ giunge anche il quarto gol, con il calcio di rigore realizzato da Mauri. Recino entra in area, salta il portiere ma viene atterrato dallo steso estremo difensore: rigore ineccepibile che Mauri realizza con freddezza.
Nonostante il 4-0 e la girandola di cambi, il Desenzano non vuole fermarsi: la palla scorre sempre in maniera molto fluida e veloce e le occasioni crescono a grappoli: al 17’ è Pellegrini a sfiorare la cinquina con un potente tiro da fuori area, deviato in calcio d’angolo.
Alla giostra del gol vorrebbe mettere la firma anche Gubellini – subentrato a Recino – ma la conclusione da posizione defilata viene deviata in calcio d’angolo, strozzando in gola la gioia per una rete quanto mai meritata.
Nel finale c’è spazio anche per il gol della bandiera ospite, con il tocco sotto misura di Della Volpe al 39’ minuto, servito “involontariamente” dal compagno di squadra Aquilino dopo un tentativo di rovesciata.
Visto il risultato ormai acquisito, Mister Florindo fa esordire il portiere polacco Damian Maksymowicz, estremo difensore di ottime qualità ma “chiuso” da un superbo Sellitto che, nelle ultime settimane, sta dimostrando tutto il suo valore.
Termina con una meritata e mai in bilico vittoria per il Desenzano Calvina, alla seconda vittoria casalinga in stagione.
Si ritorna in campo il 3 Gennaio, quando i ragazzi di Mister Florindo affronteranno la capolista Crema, oggi sconfitta fuori casa 2-0 dal Calcio Brusaporto.

POST GARA
Al termine della partita, Mister Florindo ha esaminato la partita: “Oggi, rispetto alle ultime uscite, abbiamo avuto la bravura e la fortuna di andare in vantaggio e poi da quel momento la squadra ha preso più fiducia, cercando di manovrare come dobbiamo e sappiamo fare. Abbiamo avuto la lucidità e la forza di costruire anche quando venivano a prenderci alti, lasciandoci giocare uno contro uno; è qui che siamo riusciti a “colpirli”, anche grazie a Mazzotti e Pellegrini che hanno fatto un’ottima prestazione. Oggi c’è stata una grande crescita. E’ da un po’ di tempo che stiamo bene ma, nonostante questo, nelle ultime prestazioni non siamo riusciti ad esprimerci al meglio. Questa vittoria ma soprattutto questa prestazione ci voleva e ce la meritavamo” .

La squadra è in un buon momento, ha ottenuto sette punti negli ultimi dieci giorni ma Mister Florindo predica prudenza: “Siamo contenti ma non dobbiamo esaltarci troppo, siamo al di sotto di quello che ci aspettavamo, la classifica è corta e il campionato è ancora lungo. Ora pensiamo a passare un Natale sereno e a preparare la sfida contro il Crema. Noi dobbiamo lavorare per crescere”.

Infine, un pensiero per queste feste: “Voglio augurare Buon Natale e Buone Feste ai nostri tifosi e a tutte le persone che ci seguono. Forza Desenzano Calvina!”

Stefano Benetazzo

L’avversario di mercoledì: la Tritium

Una storia ultracentennale, cadute e risalite, la voglia di riemergere, di vincere e di sognare con entusiasmo, seguendo la Via del Cuore

Un bianco scudo sannitico bordato di azzurro, il Biscione e il castello di Trezzo sull’Adda sono i principali simboli che rappresentano i trezzesi, guidati in panchina da Mister Omar Nordi.

CAMPIONATO
La Tritium è reduce dalla sconfitta interna contro la Real Calepina per 3-2 e, al momento, il bilancio stagionale parla di una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte, con nove gol segnati e quattordici subìti. A questo si aggiungono ben 19 ammonizioni.

CAPOCANNONIERI
Sono due i giocatori con più marcature in questo inizio di stagione: un difensore e di un attaccante, entrambi a quota due reti.
Si tratta di Lorenzo Caferri, fratello maggiore di Leonardo, esterno destro offensivo classe ’99, da quattro stagioni alla Tritium, risultato il migliore in campo nell’ultima partita disputata, nonostante il risultato non è stato a favore dei biancazzurri, e di Manuel Persone’, attaccante nato nel 1992 a Milano, facente parte della società trezzese dal 2019, cresciuto nel settore giovanile della Pro Sesto e con molta esperienza maturata sia in Serie C che in D con le casacche di Cuneo, Albinoleffe, Spal, Forlì, Derthona e Caravaggio.

STORIA
La società di Trezzo sull’Adda è stata fondata nel lontano 1908, per volontà di alcuni studenti della zona che diedero vita alla Società Ginnastica Tritium (quest’ultimo è il nome latino di Trezzo, ndr).
Negli anni sono stati molti i cambiamenti, le cadute e le risalite; non sono mancate le difficoltà, i fallimenti e i problemi economici ma, nonostante tutto, i biancazzurri sono riusciti a superare le avversità e a incanalarsi su un binario positivo, in special modo dal 2014 quando venne creata una nuova società denominata Associazione Sportiva Dilettantistica Tritium 1908, operativa però con il solo settore giovanile.
Nel giro di due anni i frutti sono risultati maturi per ricostituire anche la prima squadra, la cui guida tecnica venne affidata a Enrico Leoni il quale, però, si dimetterà a fine ottobre; al suo posto subentrerà Giorgio Gigli.
La stagione è eccellente, la squadra vince il girone di Prima Categoria ottenendo così il salto in Promozione.
L’anno seguente la Tritium ottiene quattro vittorie e quattro pareggi nelle prime otto giornate, risultati ritenuti insoddisfacenti dalla società che decide di cambiare guida tecnica: viene sollevato dall’incarico Paolo Rizzi, affidando l’incarico a Marco Sgrò. A fine campionato, i biancazzurri vengono promossi con una giornata di anticipo in Eccellenza. Sulle ali dell’entusiasmo la Tritium vola anche nel campionato successivo, ottenendo l’accesso alla Serie D dopo aver brillantemente superato i playoff contro l’Edmondo Brian.

L’ALLENATORE
Classe 1971, il tecnico piemontese vanta esperienze sulle panchine, tra le altre, di Sondrio e Pavia, Omar Nardi è stato giocatore nel ruolo di attaccante vestendo le maglie di Valenzana, Turris, Trento, Cittadella, Pavia, Legnano, Reggiana e Pergocrema ed è anche stato uno dei protagonisti in Serie D con le divise di Fanfulla e Casteggio Broni.
Ha iniziato la sua avventura sulla panchina della Tritium contro il Caavaggio.

ROSA (età media 23 anni e 1 mese)
Portieri:
Caprioli Marco (2001) – Cortinovis Simone (1996) – Miori Mirco (1995) – Rota Nicolò (2001) – Zanellato Niccolò (2001)
Difensori: Bertaglio Riccardo (1996) – Caferri Leonardo (2002) – Caferri Lorenzo (1999) – Della Volpe Matteo (1997) – Federico Luca (2002) – Gritti Andrea (1988) – Pagani Lorenzo (2002) – Raffaglio Francesco (1999) – Senes Matteo (2001) – Sidibe Paul Siaka (2002)
Centrocampisti: Alde’ Alessandro Maria (2000) – Aquilino Riccardo (2002) – Degeri Lorenzo (1992) – Di Bella Edoardo (2001) – Forlani Alberto (1997) – Mari Lorenzo (2001) – Marinoni Matteo (1988) – Motta Riccardo (2000)
Attaccanti: Artaria Luca Flavio (1991) – Colleoni Mattia (2001) – Guerrini Matteo (1998) – Lolli Nicolò (1994) – Persone’ Manuel (1992) – Valente Giulio (1992) – Zani Francesco (1995) – Zulli Riccardo (2000)
Allenatore: Nordi Omar (1971)

Rubrica a cura di
Stefano Benetazzo