Il Premio Giovanni Maggioni alla squadra Giovanissimi 2007

Prima vincitrice di un campionato, la squadra di mister Lombardi meritevole del riconoscimento in memoria dell’amico scomparso

“There is no other place in the world a man can be happier than in a football stadium” (Non c’è un altro posto al mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio) ripeteva lo scrittore francese Albert Camus.

Giovanni Maggioni lo sapeva benissimo, e ha incarnato alla perfezione le parole e lo stato d’animo trasudanti da questa frase.

Nel racconto del figlio Andrea, emerge tutta la passione per lo sport e per il calcio, vissuto a 360° gradi, sempre con entusiasmo e coinvolgimento; “Se lo mettevi intorno ad un tavolo a parlare di calcio, rimanevi rapito dai racconti di calciatori, dalle storie di squadre che solo gli appassionati più veraci ne conoscevano l’esistenza, dal Calcio, quello con la C maiuscola, da vivere sportivamente”.

Giovanni Maggioni, nato nel 1947 a Cornate d’Adda (Monza e Brianza), fin da bambino gioca a calcio, arrivando fino alla Serie C, ma la carriera da calciatore si interrompe bruscamente alla soglia dei vent’anni a causa di un bagno nell’acqua gelata che gli causa una brutta pleurite che lo costringe ad appendere le scarpette al chiodo.

La passione per il calcio però non scompare, anzi Giovanni è bravo a coltivarla in un altro ambito, quello del direttore sportivo; segue tutte le partite possibili e immaginabili, abbonandosi addirittura al Milan – cosa insolita per uno juventino – ma d’altronde lo stadio di San Siro era quello più vicino a casa.
Segue le partite dei rossoneri in Serie A, vola in trasferta per godersi il trionfo di Barcellona in Coppa dei Campioni ma comincia anche ad appassionarsi al calcio cosiddetto minore, quello di provincia, quello che non vedi in televisione, quello che devi prendere la macchina se vuoi vedere questa o quella partita.

E Giovanni – Gianni per gli amici – non esita un secondo nel mettersi alla guida per andare a vedere partite e giocatori, da segnalare alla Tritium, dove collabora in qualità di direttore sportivo.

Gli impegni professionali però si fanno sempre più pressanti, il lavoro lo porta molto spesso lontano da casa, talvolta anche all’estero cosicché è costretto a mettere in pausa la sua passione.

Quando però si trasferisce a Salò, conosce Roberto Marai ed ecco che il filo interrotto in precedenza si riannoda sulle rive del lago; sottoscrive l’abbonamento con la FeralpiSalò, torna a visionare calciatori e a seguire le partite ma, per non farsi mancare nulla, si abbona anche alla Calvina, conservando la doppia tessera fino al suo ultimo giorno della vita terrena.

Dal 31 gennaio dello scorso anno, ha intrapreso una nuova trasferta per seguire altre partite e altri giocatori, sotto forma di angeli ma, siamo sicuri, anche da distanza, getterà un occhio a quanto succede nei vari stadi, perché la passione per il calcio non la puoi recintare e viverla saltuariamente, una volta che ti è entrata nelle vene, nessuno può più togliertela, sopravvive a tutto.

Gianni quindi è ancora tra noi, avrebbe vissuto in prima linea questa entusiasmante cavalcata del calcio giovanile con partecipazione ed entusiasmo.

Il Calcio Desenzano Calvina ha così voluto ricordarlo per sempre, istituendo un riconoscimento in sua memoria che ieri è stato consegnato alla squadra Giovanissimi Under 15, la prima in ordine di tempo a vincere un campionato.

I figli Andrea e Massimiliano consegnano il premio nelle mani del capitano Zontini in una cerimonia commovente; poi i ragazzi contraccambiano nel riconoscimento con una maglia della squadra con il nome Giovanni scritto ben grande sulla schiena con sotto gli autografi di tutti i ragazzi protagonisti della vittoria in campionato.

Stefano Benetazzo

Buon compleanno a Eugenio Olli

Il DS del Calcio Desenzano Calvina festeggia oggi il suo compleanno, in una domenica senza impegni calcistici ma sempre operativo sul mercato

Una giornata speciale per il Direttore Sportivo Eugenio Olli che oggi festeggia il suo compleanno. Il suo lavoro continua alla ricerca dei migliori pezzi di mercato per allestire una squadra ancor più competitiva di quella della stagione appena conclusa, di conseguenza non si ferma nemmeno oggi che avrebbe ben donde di festeggiare.

Quanti sono?… Non si dice.

Ma a Eugenio Olli vanno comunque gli auguri più sinceri di buon compleanno da parte dello staff, dei dirigenti, dei tifosi, dei giocatori e da tutto il settore giovanile del Calcio Desenzano Calvina.

Direttore Generale? Ecco a voi Stefano Tosoni

Passato l’esame in FIGC, arriva l’annuncio: Stefano Tosoni è diventato ufficialmente il primo direttore generale dell’era Calcio Desenzano Calvina

Stefano Tosoni è ufficialmente il primo direttore generale dell’era Marai. Un ruolo decisamente fondamentale per il nuovo Calcio Desenzano Calvina, la figura di DG in una società ben strutturata con tanta voglia costruire qualcosa in più del semplice obiettivo stagionale, diventa un punto di riferimento per tutti. Siano questi addetti ai lavori o no.

Ma quali sono i compiti di un Direttore Generale? Qual è il ruolo di una figura di questo tipo in una società? A che livello può incidere nel rendimento di una squadra un dirigente di questo tipo?
Il direttore generale è un coordinatore, un amministratore cui tutto confluisce per poi costituire un tramite direttamente con il Presidente. Le sue capacità devono emergere soprattutto da un punto di vista sia gestionale che organizzativo: è lui ad esempio ad essere il supporto del DS nelle operazioni di mercato; è lui che pensa ad un direttore marketing e ad un addetto alla comunicazione coordinando con queste figure le varie strategie sulla promozione del brand e dei rapporti con pubblico, stampa, sponsor e società. Insomma, coordinatore ed ottimizzatore.

Nel mondo del calcio da diverso tempo, Stefano Tosoni da Mezzane di Calvisano, suo luogo d’origine, scala un gradino alla volta le tappe che lo portano ad una qualifica così prestigiosa.
Subito nell’organico del Calcio Desenzano Calvina, il Presidente del sodalizio Roberto Marai gli affida l’incarico di DG malgrado la qualifica professionale sia ancora in dirittura d’arrivo, segno di alta stima professionale nei suoi confronti.
E Stefano Tosoni non lo delude improntando già da questa estate l’immagine del Desenzano Calvina. Lui è il suo staff passano diversi mesi a costruire immaginando un futuro dettato dalle impervie situazioni sanitarie. Ma lo scoramento è il difetto dei deboli, così accantonate tutte le problematiche che il Covid ha creato e che, purtroppo continua a creare, il Calcio Desenzano Calvina grazie alla sua attenta direzione prende forma amministrativa, direzionale e sportiva.
Tutto questo in una calda estate vissuta tra Desenzano e Mezzane di Calvisano, tra lavoro e preparazione di una tesi per il suo esame.

Già parliamo di tesi. Stefano Tosoni si vuole qualificare in diritto amministrativo e si presenta davanti alla commissione discutento la posizione di un direttore all’interno della società citando Henry Ford: “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo“. Una frase che descrive in pieno le capacità professionali del DG del Desenzano Calvina e le sue spiccate qualità di coordinare e di lavorare in team.
Nella sua tesi, Stefano Tosoni parla a lungo del progetto Desenzano Calvina, sottolineandone i valori soprattutto per il settore giovanile rimarcando l’importanza che qualsiasi squadra di qualsiasi sport deve riporre nel vivaio.
Ma con minuziosa descrizione, la discussione del candidato tocca temi importanti di una società sportiva: gli impianti, la comunicazione, il marketing, il bilancio e via dicendo.
Roberto Marai, Presidente del Desenzano Calvina, si dice onorato di aver portato nel progetto un personaggio come Stefano Tosoni e di lui dice:
” Stefano si dimostrò sin dall’inizio all’altezza del compito di Direttore Generale e a dispetto della sua giovane età mi venne naturale riporre in lui la mia completa fiducia“. Poi prosegue toccando il momento più delicato del cammino sportivo della sua squadra: “Nonostante fossimo convinti e fiduciosi di poter fare bene, la partenza del nostro primo campionato fu disastroso con sei sconfitte nelle prime sei giornate, lì capii l’intensità e la sofferenza con cui Stefano viveva la sconfitta e proprio quello mi face capire quanto fosse importante per lui raccogliere i frutti per la dedizione riposta nei suoi progetti“.

Passato l’esame arriva il momento per i pensieri: dai primi passi all’importante traguardo raggiunto. Ripercorrendo la carriera di Stefano Tosni, come non citare persone importanti a cui il nuovo DG tiene molto e porta sempre con se: Livio Scaramella su tutti. Un mentore, un amico che oggi non c’è più ma il quale Stefano porta sempre dentro di se in un angolo di cuore. Stefano Tosoni porta un ringraziamento alla famiglia che, a suo dire, ha “sopportato” le sue assenze da quando si è avvicinato al pianeta calcio; a Marco, Massimo, Battista e Vladimiro che sono stati i primi a credere nelle sue capacità; al coraggio di Ivan e Gigi, alle condivisioni dei progetti con Ennio e Riccardo; all’opportunità che gli è stata offerta da Roberto, Luca e Eugenio; al gruppo di lavoro composto da Michele, Paolo, Diego e Eleonora; al consiglio dell’Associazione dei Direttori Sportivi Bresciani; ai compagni di corso e in particolarmodo a Paolo Piani. Infine Stefano Tosoni ringrazia tutti voi che avete dedicato questi pochi minuti per arrivare a quest’ultima a riga di questo articolo.