Un buon Desenzano non va oltre il pari con la Tritium

Subito in vantaggio con Lorenzo Caferri, la Tritium sogna una nuova vittoria dopo quella di Grumello, ma un gran gol di Cazzamalli riequilibra il risultato

La trasferta in casa della Tritium di Mister Mauro Calvi termina in parità; succede tutto nella prima frazione di gioco, con il gol di Lorenzo Caferri dopo soli cinque minuti che sblocca la partita, chiusa dalla splendida rete in rovesciata di Alessandro Cazzamalli pochi secondi prima dell’intervallo, che vale il pareggio per il Desenzano Calvina, sempre più vicino all’accesso alla zona playoff, ora ad un solo punto.



TABELLINO
TRITIUM – DESENZANO CALVINA 1-1 (pt 1-1)
RETI: 5’ pt Caferri Lo. (T), 47’ pt Cazzamalli (D)
TRITIUM (3-5-2): Ferrari; Bertaglio, Caferri Leo., Ambrosini; Colleoni, Forlani, Degeri, Caferri Lo. (42’ st Raffaglio), Aldè; Personè, Torraca (20’ st Valente). A disposizione: Cortinovis, Chinelli, Mazzola, Beretta, Fischetti, Motta, Lolli. Allenatore: Mauro Calvi
DESENZANO CALVINA (3-5-2): Sellitto; Chiari, Sorbo, Perotta (33’ st Zanolla); Turlini, Cazzamalli, Mazzotti, Crema, Ruffini L.; Recino (25’ st Segalina), Mauri (41’ st Da Mota). A disposizione: Ferrara, Missaglia, Treccani, Ricciardi, Mazzurega, Tomasini. Allenatore: Michele Florindo
ARBITRO: Giuseppe Costa di Catanzaro; assistenti Giovanni Zanon di Vicenza e Gianmarco Spagnolo di Lecce
AMMONITI: Mazzotti (D), Ambrosini (T), Degeri (T), Perotta (D), Mauri (D)
ESPULSI: il vice allenatore Gianluca Rocelli (D) per proteste al 28’pt.
CORNER: 3-3
RECUPERO: 3’ + 3’

CRONACA 
Ritorno in panchina per Mister Michele Florindo dopo il turno di squalifica scontato contro il Ponte San Pietro, contro i quali i biancazzurri hanno ottenuto una bellissima e meritata vittoria grazie alla rete di Franzoni e al gol di Luca Ruffini nei minuti di recupero che ha reso vano il momentaneo gol del pareggio firmato da Ibe.

Archiviati questi tre punti, si ritorna in campo nel turno infrasettimanale con la trasferta in casa della Tritium e, visto lo stop forzato di Franzoni, l’allenatore gardesano schiera tra i titolari il veterano Cazzamalli, affidandosi sempre al solito 3-5-2 con Recino e Mauri in fase offensiva.

La Tritium, invece, propone un modulo speculare agli avversari, affidandosi al nuovo portiere Ferrari e lasciando il lavoro in attacco al capocannoniere Personè e alla punta centrale Torraca, supportati dal folto centrocampo dove i più insidiosi sono Lorenzo Caferri e Degeri.

Pronti-via e la Tritium trova il gol del vantaggio in maniera abbastanza fortunosa, con il tiro di Lorenzo Caferri dal limite dell’area, deviato da un difensore gardesano che mette fuori causa l’incolpevole portiere Sellitto, il quale può solo recuperare il pallone dal fondo della rete.

Il Desenzano Calvina non risente dell’imminente gol incassato, cercando subito di riversarsi con intelligenza nella metà campo avversaria, con l’intenzione di pervenire al pareggio, sfiorato al minuto 29 quando Mauri pesca in area di rigore Recino; l’attaccante biancazzurro è bravissimo a liberarsi della morsa del suo diretto avversario e ad esplodere il tiro che termina, però, sul palo.

La Tritium prova a ribattere, andando molto vicino al raddoppio al 31’con l’insidiosa punizione di Forlani: Sellitto però è attento, vola sulla sua destra e respinge l’insidia trezzese.

I gardesani spingono sull’acceleratore alla ricerca del gol del pari, venendo premiati giusto allo scadere della prima frazione di gioco: Mauri subisce fallo da Bertaglio appena dopo la linea di centrocampo, sul fronte di destra, Mazzotti scodella in area un pallone che Sorbo appoggia all’accorrente Cazzamalli, la coordinazione del centrocampista è perfetta così come la rovesciata, che regala uno stupendo gol del pareggio.

Al rientro in campo non ci sono novità nelle due formazioni, con la Tritium che sfiora in due occasioni il nuovo vantaggio, dapprima con il tiro di Forlani miracolosamente respinto da un attento Sellitto e successivamente con la traversa colpita al 10’ da Personè, bravo a incunearsi in area dal lato destro.

Tra le fila della Tritium il più pericoloso è sempre Manuel Personè, il capocannoniere della squadra, che sfiora nuovamente il gol al 18’ con un bel tiro dalla distanza; Sellitto si deve impegnare per riuscire a deviare in calcio d’angolo una conclusione insidiosa indirizzata all’angolino basso.

Il Desenzano Calvina prova a rifarsi vivo dalle parti di Ferrari ma senza esito positivo, la difesa trezzese riesce a tenere a bada gli avanti biancazzurri e a ripartire con pericolosità, come dimostra il tiro di Valente sul quale ancora una volta Sellitto deve faticare per ribatterlo in calcio d’angolo.

Non succede altro, la sfida tra Tritium e Desenzano Calvina termina sul punteggio di 1-1, con l’attenzione che adesso si posa sulla sfida del “Tre Stelle” di domenica 18 aprile contro il Crema, reduce dalla pesante sconfitta casalinga contro Brusaporto.

Stefano Benetazzo

Desenzano, una vittoria scacciacrisi a Giussano

Contro Vis Nova i gardesani ritrovano il piacere della vittoria. A segno Turlini al quale replica Fall. Recino sfrutta un errore avversario e piazza il gol del 2-1

L’ultima partita prima della sosta pasquale sorride al Desenzano Calvina, che ritorna alla vittoria grazie al vantaggio di Turlini e alla rete decisiva di Recino sul campo della Vis Nova Giussano, capace di pervenire al momentaneo pareggio con il colpo di testa di Fall.

Una partita gestita interamente dai biancazzurri, che hanno lasciato poco spazio alle iniziative degli avversari, ad eccezione del gol e di qualche sporadica incursione nei minuti finali; i ragazzi di Mister Florindo tornano così alla vittoria, continuando ad inseguire il sogno chiamato playoff.

TABELLINO
VIS NOVA GIUSSANO-DESENZANO CALVINA 1-2 (pt 0-1)
RETI: 30’ pt Turlini (D), 6’ st Fall (VN), 19’ st Recino (D)
VIS NOVA GIUSSANO (3-5-2): Ragone; Tranquillini, Tremolada, De Lisio; Valtulina (30’ pt Schingo), Orellana, Lacchini (40’ st Redaelli), Proserpio (28’ st Molteni), Cazzaniga; Comi (24’ pt Caruso), Fall (36’ st Della Torre). A disposizione: Stropeni, Venier, Giandinoto, Boga. Allenatore: Agostino Mastrolonardo
DESENZANO CALVINA (3-4-3): Sellitto; Chiari, Sorbo, Perotta (15’ st Zanolla); Turlini, Cazzamalli (21’ st Tomasini), Crema, Franzoni, Ruffini L.; Mauri, Recino (26’ st Segalina). A disposizione: Ferrara, Ruffini M., Missaglia, Ricciardi, Forlani, Gubellini. Allenatore: Michele Florindo
ARBITRO: Gianluca Martino di Firenze; assistenti Federico Linari di Firenze e Gabrio Pulcinelli di Siena
AMMONITI: Recino (D), Tremolada (VN), Zanolla (D)
ESPULSI: nessuno tra i giocatori
CORNER: 6-2 in favore della Vis Nova Giussano
RECUPERO: 2’ + 4’
NOTE: espulsi l’allenatore Agostino Mastrolonardo (VN) e l’allenatore Michele Florindo (D) per proteste

CRONACA
In una giornata calda, degna della primavera, è il Desenzano Calvina a gestire la partita fin dalle battute iniziali, facendo girare bene il pallone e mantenendosi il più possibile in fase offensiva, con capitan Sorbo a creare la prima occasione con un bel colpo di testa da calcio d’angolo che non dà però esito positivo.

Il pallino del gioco rimane comunque interamente nei piedi dei biancazzurri, che riescono a sbloccare la partita alla mezz’ora con Alessandro Turlini, ottimamente imbeccato da Crema all’interno dell’area di rigore; il tocco sotto misura del gardesano è preciso, e termina la sua corsa nella rete dei neroverdi per il meritato vantaggio ospite.

La risposta dei padroni di casa giunge al 33’, quando è il nuovo arrivato Fall a provare il tiro da buona posizione ma il pallone non scende abbastanza da impensierire l’estremo difensore Sellitto, che controlla senza problemi la traiettoria.

Nella prima frazione di gioco non succede molto di più, con il Desenzano Calvina che mantiene lontani gli avversari dalla propria porta, con l’obiettivo di trovare il raddoppio che chiuderebbe la partita.

Al rientro dagli spogliatoi, in maniera quasi inaspettata, la Vis Nova Giussano riesce però a pervenire al pareggio: un perfetto traversone dalla sinistra di Cazzaniga trova Fall in mezzo all’area di rigore, che svetta da terra per andare ad incornare il pallone, indirizzandolo alle spalle di un incolpevole Sellitto.

L’1-1 non spaventa i biancazzurri, i quali riprendono il pallino del gioco: la vittoria e i conseguenti tre punti sono troppo importanti.

Detto fatto, al 19’ è il solito implacabile Recino a trovare il secondo gol, bravo a sfruttare uno svarione difensivo dei neroverdi e ad insaccare in maniera gelida nella porta difesa dal portiere Ragone.
Il gol del Re ha anche una dedica speciale quanto triste, per la suocera Silvana, ove ricorre il quarto anniversario, al quale il bomber gardesano regala una piccola grande gioia. 

Il raddoppio permette a Mister Florindo di inserire anche due dei tre nuovi elementi, dapprima Tomasini e successivamente Segalina, i cui debutti sono sicuramente positivi; al 21’ è proprio Tomasini a servire alla perfezione Mauri in mezzo all’area, in un’azione che avrebbe regalato qualche soddisfazione migliore se non fosse per la posizione irregolare del biancazzurro.

La Vis Nova ci prova, seppur in maniera confusa, con qualche palla scodellata dalle parti di Sellitto ma che non portano al tanto sospirato pareggio neroverde; sono, anzi, i gardesani a sfiorare la terza rete nel finale di partita – caratterizzato dalle espulsioni per proteste dei due allenatori – con Mauri, imbeccato da un cross basso dalla sinistra di Luca Ruffini, ma l’attaccante si lascia ipnotizzare dall’estremo difensore che respinge la conclusione.

Termina così con una meritata vittoria del Desenzano Calvina, che aggiunge tre preziosi punti alla sua classifica e riprende il cammino verso la zona playoff, distante solamente due lunghezze.

Stefano Benetazzo

Fanfulla corsaro al Tre Stelle, il Desenzano Calvina cede nella ripresa

La doppietta di Brognoli e la rete di Qeros allontanano i gardesani dalla zona playoff, distante ora quattro lunghezze

La domenica delle Palme non porta fortuna al Desenzano Calvina, che capitola in casa contro il Fanfulla, anche se le occasioni per i padroni di casa non sono mancate, specialmente nella prima frazione di gioco, con Luca Ruffini migliore dei suoi e vicinissimo due volte al vantaggio.
I bianconeri vincono nella ripresa, con le reti di Qeros e la doppietta di Brognoli che decretano così la sconfitta di giornata.

TABELLINO
DESENZANO CALVINA – FANFULLA 0-3 (pt 0-0)
RETI: 4’ st Qeros (F), 12’ st Brognoli (F), 41’ st Brognoli (F)
DESENZANO CALVINA (3-5-2): Sellitto; Chiari, Sorbo, Perotta (34’ st Zanolla); Turlini, Crema, Cazzamalli (23’ st Ruffini M.), Franzoni (23’ st Franchi), Ruffini L.; Recino, Mauri. A disposizione: Ferrara, Missaglia, Ricciardi, Mazzurega, Forlani, Gubellini. Allenatore: Michele Florindo
FANFULLA (3-4-3): Cizza; Baggi A. (45’ st Lillo), Pascali, Fabiani; Agnelli (26’ st Bertelli), Brognoli, Palmieri (34’ st Guerrini), Bernardini; Qeros (37’ st Anastasia), De Angelis, Cirigliano (29’ st Spaneshi). A disposizione: Carriello, Serbouti, Baggi F., Mouddou. Allenatore: Andrea Ciceri
ARBITRO: Gianluca Renzi di Pesaro; assistenti Gian Marco Cardinali di Perugia e Mauro Ottobretti di Foligno
AMMONITI: Ruffini L. (D), Franzoni (D), Sorbo (D), Agnelli (F)
ESPULSI: nessuno
CORNER: 8-5 in favore del Desenzano Calvina
RECUPERO: 1’ + 4’

CRONACA
Ritorna in campo Gian Marco Sellitto nelle file del Desenzano Calvina che, per l’occasione, ritorna al precedente modulo, il 3-5-2, con Cazzamalli play davanti alla difesa al posto dello squalificato Mazzotti e la coppia d’attacco formata da Recino e Mauri.
Il Fanfulla, invece, si presenta con il 3-4-3, con l’ex di turno Riccardo Palmieri che si posiziona interno nei quattro di centrocampo mentre la linea offensiva vede Qeros e Cirigliano a supporto del cannoniere De Angelis; parte invece dalla panchina Emanuele Anastasia.

Partono veloci le squadre, con i gardesani che creano subito una prima potenziale occasione con il tiro di Franzoni dal limite dell’area, parato però senza grosse difficoltà da Cizza.
Il collega di riparto Sellitto deve invece impegnarsi maggiormente al quarto d’ora, quando risponde molto bene alla conclusione di De Angelis a due passi dalla porta, ribattendo il pallone che successivamente Brognoli mette sul fondo del campo.

Al 24’ Luca Ruffini, precedentemente ammonito, ha sui piedi la palla del possibile vantaggio ma il sinistro in diagonale viene deviato in angolo dall’estremo difensore bianconero, che sventa un gol certo, facendosi trovare ben posizionato anche sul tiro di Mauri, nato dal corner, parando il tiro in presa bassa.

E’ ancora Ruffini il più pericoloso dei suoi, a quattro minuti dall’intervallo, con un bel tiro che, però, in questo caso non crea troppi grattacapi al portiere Cizza, il quale recupera il pallone in due tempi, sventando così una buona possibilità per la squadra biancazzurra.

La prima frazione di gioco si chiude a reti inviolate seppur le occasioni non sono mancate da ambo le parti.

Al rientro dagli spogliatoi il Desenzano Calvina parte meglio arrivando ad un passo dalla rete con il bolide di capitan Sorbo che viene miracolosamente sventato da Cizza in calcio d’angolo.

Dal possibile vantaggio alla beffa del gol avversario nel giro di un minuto: al 4’ sono gli ospiti a trovare la rete che apre la partita, con il tiro di Qeros sul quale nulla può il portiere Sellitto. L’azione nasce dall’ex Palmieri che serve De Angelis il quale, al posto di concludere, serve il compagno di squadra meglio posizionato che non lascia scampo all’estremo difensore gardesano.

Gli ospiti, sulle ali dell’entusiasmo, trovano anche il raddoppio al 12’ quando Cizza rilancia lungo, De Angelis spizza per Brognoli che avanza palla al piede e, appena vede lo specchio della porta, lascia partire un gran tiro che si insacca in porta.

I gardesani faticano a reagire, seppur al 20’ Cazzamalli accarezza un pallone che tocca la parte alta della traversa.

L’allenatore biancazzurro prova a ribaltare la partita con i cambi, inserendo Franchi e Marco Ruffini al posto dell’ammonito Franzoni e di Cazzamalli ma la storia della partita non cambia, i bianconeri riescono a controllare bene le incursioni degli avversari, rischiando poco o niente in fase difensiva.

Ormai a fine partita, il Fanfulla ha spazio per trovare anche la rete del definitivo 3-0, ancora con Brognoli che ha tutto il tempo per sistemarsi il pallone sul destro e concludere in porta. Sellitto vola ma non ci può arrivare.

L’ultima possibilità per trovare almeno il gol della bandiera è sui piedi di Mauri, la cui punizione al 47’ viene deviata sulla traversa dalla retroguardia bianconera.

Il triplice fischio del direttore di gara sancisce la sconfitta del Desenzano Calvina, che si appresta ora ad affrontare il Vis Nova Giussano giovedì 1 aprile, prima della sosta per le festività pasquali.

Stefano Benetazzo

Desenzano segna e sogna, poi il Sona ribalta il risultato

Marchesini e Gerevini capovolgono l’iniziale vantaggio di Cazzamalli; il palo e un portiere in stato di grazia fermano i biancazzurri

La quinta giornata di ritorno sorride al Sona, che batte in rimonta il Desenzano Calvina per due reti a uno, portandosi a ventisei punti in classifica alle spalle del Breno mentre i biancazzurri rimangono ad una sola lunghezza dalla zona playoff, con l’ultima posizione utile occupata dal Fanfulla, avversario domenica 28 marzo al “Tre Stelle” di Desenzano del Garda.

TABELLINO
SONA – DESENZANO CALVINA 2-1 (pt 0-1)
RETI: 2’ pt Cazzamalli (D), 15’ st Marchesini (S), 38’ st Gerevini (S)
SONA (4-4-2): Rosa; Gecchele (18’ pt Maicon), Dal Cortivo, Dellafiore, Belem; Boccalari (32’ st Valbusa), Gerevini, Belfanti, Rossi (27’ st Da Mota); Marchesini (32’ st Numerato), Rasic (43’ st Segalina). A disposizione: Dal Bosco, Vaudagna Tomasini, Zingertas. Allenatore: Filippo Damini
DESENZANO CALVINA (4-3-3): Ferrara; Zanolla (39’ st Perotta), Ruffini M. (3’ st Missaglia), Sorbo, Ruffini L.; Cazzamalli, Mazzotti, Pellegrini (23’ st Crema); Gubellini (11’ st Franchi), Recino, Mauri. A disposizione: Sellitto, Mazzurega, Franzoni, Ricciardi, Turlini. Allenatore: Michele Florindo
ARBITRO: Alessandro Silvestri di Roma 1; assistenti Marco D’Ottavio di Roma 2 e Vickraj Andrea Gookooluk di Civitavecchia
AMMONITI: Ruffini M. (D), Mazzotti (D), Missaglia (D), Belfanti (S), Gerevini (S)
ESPULSI: nessuno
CORNER: 9-3 in favore del Sona
RECUPERO: 1’ + 6’

CRONACA
Il Desenzano Calvina mantiene inalterato il modulo ma cambia due elementi rispetto all’undici dello scorso turno; si rivede Marco Ruffini al centro della difesa a dar manforte a capitan Sorbo mentre nel tridente offensivo ritorna Mauri a supporto di Gubellini e di bomber Recino, con Franzoni che parte dalla panchina, dove siede anche Sellitto.
Per quanto riguarda il Sona, Mister Filippo Damini propone un prudente 4-4-2 con l’ex senese Dellafiore al centro della retroguardia al fianco di Dal Cortivo; Rasic e Marchesini hanno il compito di svariare in avanti mentre il famoso Maicon si appresta a subentrare a partita in corso.

Partono forte i gardesani che dopo soli due minuti trovano il vantaggio con Alessandro Cazzamalli, bravo a concludere in rete una bellissima azione iniziata nella propria metà campo da Mazzotti che scambia con Pellegrini, quest’ultimo veloce nell’aprire la giocata per Mauri.
L’attaccante biancazzurro si invola a sinistra saltando senza troppe difficoltà il duo Dal Cortivo-Boccalari nonché Gecchele; invece di tirare, Mauri serve intelligentemente sul lato opposto per Cazzamalli, che appoggia alle spalle di Rosa.

Incassato il gol, l’allenatore rossooblu decide di modificare lo schieramento passando al 4-3-3 con l’avanzamento di Rossi in attacco per cercare di essere più propositivi e pericolosi ma anche con l’inserimento di Maicon al posto dell’infortunato Gecchele.

Il Sona tenta qualche incursione palla a terra ma la formazione ospite è attenta a non farsi sorprendere, lascia solamente un po’ troppo l’iniziativa agli avversari, che creano i pericoli maggiori da palla inattiva, come la punizione di Davide Rossi al 25’ che termina la sua corsa sopra la traversa e quella, dieci minuti più tardi, conquistata da Gerevini per un fallo di Marco Ruffini poco fuori l’area di rigore: il tiro di Boccalari è forte, Ferrara alza in calcio d’angolo per non rischiare.

La ripresa inizia con i padroni di casa più coraggiosi, pervenendo al pareggio al quarto d’ora con un preciso cross dalla destra di Maicon – lesto ad anticipare Mauri e ad iniziare l’azione – che pesca Marchesini in area di rigore: il colpo di testa è facile e ben indirizzato verso la porta di Ferrara, che nulla può se non recuperare la palla dal fondo della rete.

L’1-1 galvanizza il Sona, vicino al raddoppio al 23’ con un bel diagonale di Gerevini da sinistra che lambisce il palo finendo sul fondo del campo.

Le squadre alzano l’asticella ripartendo velocemente da una parte e dall’altra e a giovarne è sicuramente lo spettacolo perché entrambe provano a vincere la contesa, con il Desenzano che va vicinissimo al gol del vantaggio: Luca Ruffini sfreccia sulla fascia sinistra, entra in area di rigore e lascia partire un tiro fin troppo preciso che colpisce il palo interno, con la palla che invece di terminare in rete torna in campo.

La sfortuna ci vede benissimo e, come se non bastasse il palo colpito da Ruffini, il Sona riesce a trovare il gol del vantaggio a sei minuti dal fischio finale con una percussione di Da Mota sulla destra; il brasiliano serve Gerevini al limite dell’area, la cui conclusione passa tra le gambe dell’incolpevole Sorbo, beffando inesorabilmente Ferrara proteso in tuffo.

I gardesani non ci stanno a perdere, il pareggio sarebbe assolutamente meritato e al 45’ sembra cosa fatta con il bolide di Franchi ben indirizzato ma sulla sua strada trova l’estremo difensore Rosa, che devia in calcio d’angolo un gol praticamente certo.

I sei minuti di recupero non cambiano il risultato, il fischio finale del Sig. Silvestri decreta la vittoria per 2-1 del Sona sul Desenzano Calvina; i biancazzurri escono immeritatamente sconfitti da una partita che si era messa in discesa fin dai primi minuti.

Di seguito il video con l’intervista a mister Florindo nell’immediato dopo gara.

Stefano Benetazzo

Marini: le ambizioni si fondono con la società

L’intervista al preparatore atletico: “La conoscenza professionale, la voglia di crescere e di migliorarsi sono le caratteristiche del preparatore”

Alla seconda stagione con la società gardesana, Nicola Marini è un punto fermo della società, il quale si è ottimamente integrato con gli altri membri dello staff nonché con Mister Florindo e con i giocatori; d’altronde, l’ottima integrazione e la collaborazione tra le varie figure dello staff è uno dei fiori all’occhiello del Desenzano Calvina, di cui andare fieri.

Buongiorno Nicola. Qual è la settimana-tipo di lavoro al Desenzano Calvina?
“Cerchiamo di integrare i lavori e di renderli più uniti possibili tra la preparazione fisica e quella tecnico-tattica. Solitamente il martedì facciamo un lavoro differenziato a seconda di chi ha giocato e chi no, il mercoledì puntiamo di più sulla forza, al giovedì invece lavora il mister in vista della partita mentre il venerdì è il giorno che preferisco, perché viene dedicato all’agility e quindi viene messa in campo la mia conoscenza. Infine al sabato ci si dedica solo ad un po’ di rapidità”.

I giocatori la seguono e la ascoltano?
“Si, fortunatamente ho un ottimo rapporto con tutti vista anche l’età simile. C’è molto rispetto per la mia figura, e la cosa è reciproca. Sono dieci anni che alleno e ho vissuto diverse situazioni, questo mi aiuta molto anche per fornire la giusta sicurezza e dare certezze in ciò che propongo”. 

Quanto è importante la collaborazione e l’interazione con l’allenatore? E con gli altri membri dello staff?
“Direi fondamentale, nel calcio di oggi non si può più pensare di dividere l’allenamento in compartimenti stagni, deve esserci un filo conduttore. Personalmente punto molto a far capire l’importanza delle esercitazioni, la grandezza del campo, il volume del lavoro, la durata, a seconda di quello che andiamo a ricercare, integrando quello che propone l’allenatore”.

Il modo di lavoro cambia in base agli avversari che di volta in volta si incontrano?
“Noi dobbiamo rispettare la nostra identità, spero sempre siano gli altri a doversi adattare a noi. La nostra intenzione è quella di gestire e giocare la partita secondo la nostra identità di base”.

Come vive la partita un preparatore atletico da bordo campo?
“Divido la partita in sei/quindici, vale a dire in tre diversi momenti per ogni tempo di gioco e cerco di guardare quello che gli altri notano di meno, ad esempio come si arriva sulle seconde palle piuttosto che la gestione del pallone mentre è praticamente impossibile stabilire quanto ha corso un giocatore senza l’ausilio di un supporto come il gps, che utilizziamo molto spesso”.

Capita, a volte, di dare il “via libera” a giocatori non ancora del tutto recuperati fisicamente: su cosa si basa questa decisione?
“In Serie A un giocatore rappresenta un costo e deve rendere anche in base a quello. In generale, però, cerchiamo di applicare ciò che dice la letteratura scientifica inerente i tempi e le modalità di recupero, a seconda del tipo di infortunio subito”.

Il lavoro sul campo è importante ma la ricerca scientifica, sotto forma di conoscenze, come la definisce?
“Indispensabile, se non studi non puoi fare questo lavoro. Cerco di leggere il più possibile, ad esempio sul pullman quando ho un pochino di tempo libero per capire cosa c’è di nuovo. Ogni qualvolta che leggo qualcosa di nuovo mi sembra di non conoscere niente. Ma il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi”.

Un buon preparatore dovrebbe possedere, di base, tre fattori: gestione della conoscenza, gestione degli ambienti e autogestione. Si ritrova in questo?
“Si, assolutamente si, è in linea con quanto penso e credo anche io”.

Esistono altri fattori oltre ai sopra citati? Se si, quali?
“La più grande capacità è quella di far credere ai giocatori che quello che si sta proponendo sia il massimo per loro, in special modo se proponi qualcosa di diverso da quello che si fa abitualmente. Allenare è una scienza ma anche un’arte, bisogna avere tante conoscenze perché solo queste ti forniscono la giusta sicurezza nel lavoro”.

Quali sono le principali difficoltà?
“Capire quando un giocatore è allenato oppure non lo è, se si sta allenando troppo oppure troppo poco. Non avendo strumenti di alto livello che possono vantare solo le squadre di Serie A, ci basiamo sulle sensazioni che ci riportano i giocatori e su quello che vediamo noi”.

C’è stato un preparatore atletico che ha preso a modello?
“Sono amante sia del modello spagnolo per quanto concerne il lavoro sul campo che di quello inglese per gli esercizi in palestra, queste due metodologie di lavoro mi hanno influenzato molto. Se poi proprio devo fare un nome, secondo me in Italia il numero uno è Alberto Andorlini, in passato preparatore dell’Inter”.

Quanto contano i social network nel suo lavoro?
“Purtroppo contano anche se a me non piacciono molto, ho una pagina Instagram ma non pubblico molto; leggo tanto e penso ci siano preparatori veramente bravi, migliori di me, e anche loro pubblicano poco, dando più importanza alla stesura di libri. Sono pochi coloro i quali pubblicano sui social concetti di alto livello, penso ad esempio a Alberto Pasini, attuale preparatore dell’Atalanta”.

Come si trova al Desenzano Calvina? Cosa rappresenta per Lei?
“Mi trovo molto bene, la società è serissima, sicuramente la più seria in cui sono stato. Si respira la possibilità di fare calcio a livelli anche più alti seppur ci vuole tempo ma si percepisce che l’ambizione è quella ed è in linea anche con la mia”.

Oltre ai calciatori, lavora anche esternamente?
“Si, ho il mio studio che si chiama NM Recovery Performance a Castiglione delle Stiviere dove passo tutto il mio tempo ad eccezione degli allenamenti della squadra. E per chi volesse, ho anche il profilo Instagram”.

Stefano Benetazzo

Mattia Broli, il nutrizionista dei calciatori

Da calciatore a nutrizionista il passo è stato breve per il collaboratore di Mister Florindo e del Preparatore Atletico Nicola Marini

La passione per il calcio, la consapevolezza della strada da intraprendere nel presente e la voglia di crescere tutti assieme nel futuro; la carriera di Mattia Broli con il Desenzano Calvina è cominciata in veste di calciatore dapprima con Mister Beccalossi per proseguire con Mister Serafini e continuare con Michele Florindo dopodiché è iniziata la collaborazione in veste di nutrizionista.

Di cosa si occupa il nutrizionista?
“Nel mio caso mi occupo di dare ai ragazzi dei consigli nutrizionali sulla reidratazione e il reintegro dopo le partite, consigli che possano aiutarli nell’arco della stagione e nei periodi di partite congestionate. E’ una figura che sta prendendo sempre più piede. In futuro vorrei specializzarmi in veste di nutrizionista dei calciatori ma esterno alle società. Il nutrizionista esiste in alcune società di Serie A dove però hanno sia un ristorante che un cuoco, motivo per il quale queste figure si fondono e lavorano assieme, aspetto quasi impossibile in squadre di Serie D”.

Nutrizionista e dietologo non sono la stessa cosa, cosa differenzia le due professioni?
“Sono due figure separate, anzi in realtà sono tre. C’è il dietista, che ha una laurea triennale, che può preparare le diete solo dietro prescrizione medica; poi c’è il biologo nutrizionista che non può prescrivere farmaci e acquisisce la qualifica dopo cinque anni di studi in nutrizione umana e infine c’è il dietologo, che è un medico a tutti gli effetti, specializzato in nutrizione dopo un percorso di studi di sette anni che può anche prescrivere farmaci”.

Per ogni giocatore lei imposta una dieta su misura?
“Sulla squadra in generale no, mi limito a fornire buone norme che dovrebbero essere rispettate nell’arco della stagione e in determinati periodi, aumentando l’apporto di carboidrati quando si gioca l’infrasettimanale. Alcuni mi hanno chiesto un piano alimentare personalizzato, ma a livello privato”.

Un nutrizionista ha anche il compito di seguire i calciatori anche sotto il profilo psicologico, inerente l’alimentazione?
“Si, il rapporto psicologico è importante; la mia modalità di lavoro è volta alla ricerca di un’alta specificità del giocatore che, prima di tutto, è una persona. Stilo un piano alimentare partendo dalla compilazione di una scheda con gli alimenti preferiti, che rende tutto più sostenibile. Voglio sviluppare il contatto diretto con i giocatori ed essere il punto di riferimento per la risoluzione di qualsiasi problema alimentare”.

Ma tutti seguono scrupolosamente i suoi consigli oppure a volte qualcuno “sgarra”?
“Diciamo che sono più quelli che non li seguono che quelli che li seguono (ride, ndr) perché in questa categoria ognuno ha in testa di essere un giocatore di Serie D e spesso non vuole rinunciare ad alcune abitudini; io però non forzo nessuno a seguire un piano alimentare perché obbligandoti ottengo l’effetto contrario”.

Come è impostata una settimana-tipo, con la partita da giocare alla domenica?
“E’ sempre soggettivo, il piano alimentare deve essere disegnato su misura. Posso dire però che poche volte si arriva all’allenamento con una corretta idratazione; bere almeno 500 ml di acqua fino ad un paio di ore prima di scendere in campo per evitare l’ipoidratazione e prevenire gli infortuni è un aspetto fondamentale. Altra cosa importante è mantenere alto il quantitativo dei carboidrati, i grassi non devono superare i 63-65 grammi al giorno con un quantitativo proteico medio”.

Seguendo un regime nutritivo appropriato, migliorano le prestazioni sportive?
“Se è ben bilanciato e cucito su misura, le performance ne giovano sicuramente poi il tutto è sempre soggettivo. C’è da dire che molti infortuni accadono per un sovraccarico di lavoro oppure perché c’è un’alimentazione inadeguata e carente, come è emerso dalla compilazione dei diari alimentari: spesso i quantitativi calorici sono al di sotto di quelli richiesti, e il calciatore deve puntare sui carboidrati e limitare i grassi”.

Prima di una partita, qual è il menu dei giocatori?
Il menu è sempre il medesimo: verdure con patate, pasta, un secondo a scelta tra pollo, bresaola e crudo con del grana, crostata e caffè. Il totale parla di circa 1600 calorie con parecchie proteine e molti grassi; a mio parere il pasto pre-partita non dovrebbe prevedere il secondo e andrebbe limitato l’utilizzo dell’olio ma non ho ancora l’autorevolezza per poter impostare un piano alimentare specifico e forse per questa categoria non sortirebbe i giusti effetti”.

C’è un calciatore in particolare del Desenzano Calvina che è più attento degli altri all’alimentazione?
“Penso che Andrea Crema sia quello più determinato anche per la tipologia del piano alimentare che mi ha richiesto, improntato ad un giocatore di Serie C. Questo denota in lui la voglia di fare e di crescere”.

Come è iniziato il rapporto con l’attuale allenatore del Desenzano Calvina?
Avevo appena mandato un messaggio vocale a mister Florindo per avviare questo progetto e dopo pochissimo tempo mi ha chiamato dicendomi che qualsiasi cosa volevo chiedere avrei avuto il suo avallo. Questo mi ha fatto tanto piacere, oltre alla stima che i ragazzi mi dimostrano ogni giorno. La professionalità e la stima reciproca sono sempre rimaste intatte tra di noi”.

Mette a disposizione la sua professionalità anche per chi non c’entra nulla con il Desenzano?
“Si, al momento sto seguendo anche i privati, non solamente i calciatori; sto collaborando con tre centri e un altro è in fase di definizione. Sono un collaboratore sportivo e posso fornire consigli nutrizionali. Il mio futuro però lo vedo quasi totalmente sui calciatori, voglio affermarmi come il nutrizionista dei calciatori”.

Visto che lei segue anche persone al di fuori del mondo calcistico, come si fa per contattarla?
“Ho aperto da poco la pagina Instagram, si chiama “Football nutrition”.

Stefano Benetazzo