Claudio Monese, una vita dedicata ai talenti in erba

Già responsabile del settore giovanile della Sporting Desenzano, Monese riconfermato dal presidente Marai per il progetto Desenzano Calvina

Nella nuova Desenzano Calvina, Claudio Monese sarà il responsabile del settore giovanile.
Una vita dedicata al calcio, l’anno di inizio non se lo ricorda nemmeno lui vista la quantità di primavere passate a guardare giocare o a scoprire nuovi talenti sul territorio, ma Claudio Monese è giovane anche se l’anagrafica segna 56.
Sedici anni orsono, per imparare a fare l’allenatore trascorre un anno a Milano dividendo a metà la collaborazione con Milan e Inter dove carpisce i segreti dei due grandi club per svolgere il mestiere.
Forse la parola “mestiere” non si addice allo spirito di Claudio Monese, che non ha mai anteposto il conto in banca alla passione, ma certo è che la sua forza d’animo, la voglia di crescere, ma soprattutto la voglia di cercare nuovi talenti, lo porta a diventare un punto di riferimento per tanti club blasonati.
L’esperienza acquisita all’Inter al fianco di Roberto Samaden e Franco Pancheri e poi al Milan con Giovanni Lorini per un Camp estivo, lo pongono all’attenzione di due grandi talent scout del Chievo quali Maurizio Costanzi e Giovanni Sartori (ora all’Atalanta) che lo portano nella città scaligera per allenare le squadre Esordienti per ben sei anni. In questi anni passano dai suoi allenamenti giocatori poi diventati calciatori professionisti quali Filippo Costa, Andrea Pinamonti, Emanuel Vignato e tanti altri che oggi ricoprono ruoli importanti nel panorama calcistico. Monese diventa poi responsabile scouting della società gialloblu prima di passare a Castelnuovo del Garda dove assume l’incarico di direttore generale. Dopo sei anni, chiusosi un ciclo, passa al Rezzato per poi sposare il progetto Sporting Desenzano. Il resto è storia attuale.

Signor Monese, con la sua grande esperienza tra giovani talenti, come è approdato a Desenzano?
“Chiuso il rapporto con il Castelnuovo-Sandrà, ho ricevuto una telefonata da Alessandro Righetti che insieme a Matteo Alberti mi hanno illustrato il piano di lavoro della Sporting Desenzano che a me è piaciuto sin da subito ed ho accettato l’incarico”

A lei piace sottolineare di essere un Ariete, lo zodiaco la descrive come una persona a cui piacciono le sfide. E’ cosi?
Assolutamente si, mi piace sempre mettermi in discussione”

Crede sia possibile adottare lo “scounting” anche a Desenzano?
“Questo fa parte delle mie priorità. Però per capire il peso dei giocatori occorre allenarli e quindi penso che per portare questo progetto anche a Desenzano occorrerà un lavoro impegnativo che naturalmente sono pronto ad affrontare”

Quanto contano presente e futuro per una società nuova che punta molto sul settore giovanile?
“Che la nuova Desenzano Calvina voglia creare un settore giovanile importante, è un dato di fatto. Il presidente Roberto Marai ha investito risorse economiche importanti sui giovani e su tutto il settore, questo vuol dire che la nuova dirigenza crede molto in questo aspetto. Io da responsabile devo individuare un concetto di fiducia verso il settore e oggi giorno mi viene data conferma che le cose si stanno affrontando nel modo migliore”

Questo porterà anche ad uno staff tecnico migliorato rispetto al passato?
La scorsa stagione facevano parte dello staff 28 allenatori, quest’anno ne avremo 10 in più”

Questo perchè ci saranno più squadre?
“Abbiamo in serbo l’idea di avere per ogni categoria una doppia squadra, ma comunque lo staff di ogni gruppo, tra allenatori e preparatori sarà composta da tre-quattro tecnici che seguiranno ogni singola squadra.”

Che ruoli avranno?
“Ci sarà un allenatore, un vice, un aiutante tecnico e nelle fasce di età più alte il gruppo avrà a disposizione anche un preparatore atletico”

Non si puo dire che la società attuale non creda nel settore giovanile, non trova?
“Confermo. Sono al vaglio anche altre opportunità quali organizzazioni di tornei e tanto altro”

Oltre a lei e a Matteo Alberti, quali altre persone faranno parte della direzione del settore giovanile?
Amadeo Cataldi che sarà il nuovo responsabile tecnico, voluto fortemente da me e Matteo Alberti per creare importanti sinergie tra gli allenatori.
Daniela Cipolla sarà la responsabile dei dirigenti e Sandra Tittoni responsabile degli eventi.
Vorrei citare anche la collaborazione di Luca Sandri, è stato il Presidente del Castelnuovo durante la mia esperienza e oggi è un consigliere del settore giovanile del Desenzano Calvina”

Dove sarà la sede?
“A Rivoltella al Centro Sportivo di Via Durighello, quella sarà sede anche degli allenamenti di tutte le squadre”

Sono previste anche collaborazioni con altri settori giovanili della zona?
“Portiamo in eredità il lavoro svolto negli ultimi cinque anni dal Calvina con il settore giovanile di Calvisano e del AC Ghedi 1978. Certamente cercheremo di creare un piccolo territorio. Oltre a queste due importanti collaborazioni infatti, già da tre anni siamo in sinergia con il settore giovanile dell’Asd Oratorio Rivoltella e siamo aperti a nuove collaborazioni. Tutto il nostro lavoro sarà fatto in maniera elegante e nel rispetto delle società circoscritte”

Come farete a implementare il settore giovanile?
“Vorrei che i ragazzi si avvicinassero a noi per la serietà del nostro lavoro e per quanto di buono abbiamo fatto e stiamo facendo ancora oggi”

Quanto conta per un settore giovanile avere una prima squadra in Serie D?
“Chiaramente risulta più appetibile, pertanto il nostro lavoro sarà fatto di serietà ed umiltà ma anche con grande dedizione affinchè il prossimo anno ci possano essere ragazzi che cerchino Desenzano”

Può rivolgersi al settore giovanile chiunque?
“Noi non rifiutiamo nessuno, a tutti abbiamo sempre dato possibilità di provare e di venire a Desenzano”

Cosa deve fare una famiglia per avvicinarsi a Desenzano per far fare un provino al proprio figlio?
“Normalmente siamo contattati con la mail della società (ora è cambiata in settoregiovanile@calciodesenzano.it – ndr), attraverso il nuovo sito www.desenzanocalvina.it alla sezione contatti o attraverso i recapiti telefonici. A tal proposito è probabile che il numero di telefono venga cambiato per motivi tecnici, ma in questo caso ne daremo tempestiva comunicazione attraverso i nostri canali informativi”

Qualche menzione o ringraziamento particolare?
“Tengo a ringraziare Alessandro Righetti e la vecchia dirigenza dello Sporting per l’opportunità che mi hanno offerto ancora quando non era nei pensieri questa fusione con la Calvina. Ringrazio soprattutto Matteo Alberti che mi ha dato fiducia prima ancora che la nuova società mi desse la stima necessaria per poter costruire un programma di settore giovanile nel medio-lungo termine”.

Marai: “A Desenzano per portare la città nel calcio che conta”

Alcune dichiarazioni del presidente del nuovo sodalizio raccolte all’indomani della presentazione del progetto Calcio Desenzano Calvina

Roberto Marai è l’uomo nuovo del calcio bresciano.
La sua voglia di fare calcio a alti livelli, lo porta a non strafare, a mettersi in discussione, diventare presidente della Calvina e mettere a punto un progetto calcistico dal sapore di grande imprenditoria.
Un passo quello del presidente Marai, studiato con molta parsimonia ma senza mettere da parte tutto l’entusiasmo di chi vuole stupire tutti a tutti i costi.
Lunedì 13 Luglio, presso la sala Brunelli del palazzo del Comune di Desenzano, è stato presentato il progetto che unisce Sporting Desenzano, società di storiche radici sul territorio e Ac Calvina 1946 di cui Roberto Marai ne era presidente (leggi la news)

Signor Presidente, come nasce questo progetto?
Nasce con la volontà e la consapevolezza che questo Desenzano Calvina può diventare la terza forza del calcio bresciano. L’affetto della cittadinanza sarà fondamentale, mi auguro anche che questo possa essere un viatico di una cooperazione con gli imprenditori locali, che hanno a cuore Desenzano e che vogliono contribuire al raggiungimento di grandi risultati

Un progetto molto ambizioso Presidente, ma si limita solo alla prima squadra?
Assolutamente no. Grazie al grande lavoro svolto dallo Sporting Desenzano, troviamo un settore giovanile già confezionato ma cercheremo di migliorarlo, di implementarlo e di completarlo. Grazie al settore giovanile nascerà un rapporto con il territorio

Ci sono quindi tutti i presupposti per fare del calcio “serio” a Desenzano, un aspetto che è sempre mancato alla città. Perchè secondo lei?
I motivi non posso saperli. Penso invece che la piazza meriti molto di più di quanto ottenuto in 92 anni di storia, partiamo con un titolo sportivo di Serie D, ma sognare non è peccato e quindi già immagino il Desenzano Calvina tra i professionisti, ma ora dobbiamo pensare alla realtà in cui ci troviamo e fare una cosa alla volta.

Prospettive di rivalità con la Feralpisalò?
Sono discorsi prematuri e soprattutto parliamo di una realtà che ha alle spalle una storia recente di tutto rispetto, strutturata in forma estremamente professionale ed un presidente capace di investire e costruire un progetto sportivo di tutto rispetto. Noi ad oggi possiamo solo prenderne spunto.

Quali sono stati i vostri rapporti con l’amministrazione Comunale di Desenzano del Garda in fase di avvio di questa sinergia?
Abbiamo trovato da parte del Sindaco e di tutta la giunta una piena disponibilità. In fatto di strutture si sono dichiarati ben disposti e quindi sono orgoglioso di far partire questa avventura.

Le sinergie messe a punto in questa fase dove possono portare la città di Desenzano?
Faremo il possibile per ottenere un lavoro importante e soprattutto di qualità.

Secondo lei ci sono già i presupposti per pensare a questo già a partire dalla stagione imminente?
Mi auspico di partire con un campionato scoppiettante, di fare molto bene da subito. Il punto di partenza della Prima Squadra è già avanti rispetto alla scorsa stagione perchè il gruppo è già ben collaudato. La riconferma di mister Florindo è sinonimo di continuità quindi già strutturata per accettare questa nuova sfida.